
Originariamente Scritto da
burian br
Dimmi se faccio i calcoli bene, sono arrugginito.
Ogni giorno in Italia, nella scorsa settimana, si sono fatti in media circa 56mila vaccini Astrazeneca (395mila dosi in una settimana). Credo la stragrande maggioranza alla fascia 30-65 anni, arrotondiamo per difetto a 50mila.
La popolazione italiana 30-65 anni è 29 milioni di persone, il che significa che ogni giorno si vaccina lo 0,175% della popolazione di quella fascia d'età (1 ogni 580).
L'incidenza delle trombosi, da una fonte che ho trovato sul web, va da 15 casi ogni 100mila l'anno nei 15enni sino a oltre 500 casi ogni 100mila ultraottantenni (ma su questo ho delle perplessità). L'aumento è molto forte dopo i 60 anni.
Non conosco l'incidenza intermedia, non l'ho trovata disponibile sul web, ma possiamo stimare sia 40 casi ogni 100mila abitanti l'anno.
Questo significa che ogni anno circa 11.600 persone tra i 30 e i 65 anni sviluppano trombosi, circa 32 al giorno.
Il vaccino potrebbe dare effetto fino ad una settimana dopo, per cui consideriamo gli eventi trombotici che di media si realizzano a livello nazionale in una settimana, ovvero 32 x 7 = 224.
La probabilità cumulativa che qualcuno tra i 30 e i 65 anni sia colpito da trombosi in una settimana è di 224 casi ogni 29 milioni = 1 ogni 130mila.
La probabilità dunque che si osservi almeno un caso di trombosi nel gruppo dei vaccinati (50mila al giorno) nei 7 giorni successivi è 50mila x 1/130mila = 0,38 = 1 ogni 2,6.
Nell'arco di un mese, il rischio cumulativo diviene 1/2,6 x 30 = 11,5 casi di trombosi (nei 7 giorni successivi) su 1,5 milioni di vaccinati in 30 giorni.
Io direi, alla luce di questo, che non c'è niente di così anomalo nei dati che leggiamo. Dimmi se i calcoli sono corretti, potrei essermi sbagliato.
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