Probabilmente sono io che non riesco a farmi capire, io non discuto le cifre i dati e tutto quello riguardante tutto quello causato dal Civid, tantomeno la vostra competenza.
I dubbi che io ho sollevato perlomeno i miei, e le domande che ho fatto, siamo sicuri che un paese come l'Italia può sopportare tutto questo? Voi mi avete dato la vostra risposta che non si poteva fare diversamente ne prendo atto, ma siccome l'Italia non è la Germania o l'America che possono permettersi determinate cose, a me il dubbio rimane.
Poi tra un'anno interverranno sicuramente altri fattori che farà si che si eviterà il baratro, e oggi Draghi qualcosa già ha accennato, nominando la parola Eurobond, ma allo stato dell'arte la situazione e questa, poi sarò felicissimo di dirvi avevate ragione su tutto
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Il punto è che continui a sostenere - altrimenti la frase grassettata non avrebbe nessun senso - che le chiusure imposte e i mancati ristori siano peggiori di altri scenari in cui ci sono più aperture (e di conseguenza più contagi, più stress sul sistema sanitario, più decessi).
Se il punto è questo (e siamo già sul socio-economico) ovviamente una risposta univoca non c'è perchè effettivamente si parla di possibili scenari, teorici: non abbiamo avuto un'altro mondo parallelo con un'altra Italia che ha tenuto più aperto di questa. E anche perchè bisognerebbe lanciarsi in voli pindarici in analisi approfondite costi/benefici di ogni singola attività e conseguente ricaduta economica.
Quello che sostanzialmente mi fa propendere (ma è un'opinione mia) ad una sostanziale equità è la seguente:
Se io ho più aperture (+ ricavi) ho anche più contagi (+costi)
Se io ho meno aperture (- ricavi) ho anche meno contagi (- costi)
Non esiste lo scenario + ricavi e - costi, in questo ambito. Si tratta sempre di continui equilibri: maggiori aperture, se da un lato comportano maggiori ricavi, comportano anche ed inevitabilmente maggiori costi. Io penso al costo diretto (sistema sanitario), ma anche ai costi indiretti: le persone che stanno a casa malate rappresentano meno ore lavorate e mutua, meno produzione, meno vendite e più costi.
Questo è il punto cardine. Non voglio neanche entrare nel merito dei bilanci della Germania piuttosto che della Spagna o dell'Italia: è così per tutti. Chiaramente chi ha una situazione economico/finanziaria più rosea ne esce meglio, chi non ce l'ha ne esce peggio, ma bisogna togliersi dalla testa che maggiori aperture = maggiori ricavi = situazione economica migliore perchè NON è assolutamente vero.
Lou soulei nais per tuchi
Lab24 corregge:
Screenshot 2021-03-26 164730.jpg
Questa risposta è già più allineata al mio disc6io non vi ho mai detto che ho ragione io e la linea da seguire è quella e basta,
Ma vi ho fatto presente quello che tu hai dettagliatamente specificato anche meglio di me, altrimenti uno come Draghi non si affiderebbe al CTS, ma appunto siccome Draghi è anche un un'economista e sa bene qual'e la situazione Italiana rispetto ad altri paesi, non a caso oggi a nominato gli eurobond per uscire dalla crisi economica.
Complimenti per il discorso e le spiegazioni
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Uno vale uno non vale in nessun campo dello scibile umano.
L'unico campo in cui deve valere è quello del diritto in modo che da una parte non ci siano discriminazioni e dall'altro siano uguali le opportunità.
Ma madre natura è bastarda quindi l'uguaglianza si ferma lì.
Io non posso correre i 100 m con Bolt esattamente come lui si scorda di gestire progetti di BI.
Questo è uno dei danni della comunicazione recente (e oramai meno recente) che ho sempre personalmente contrastato con tutte le forze.
Non tutto, per fortuna, è opinione.
E se io mi alzo una mattina dicendo che secondo me 2+2 fa 5 non sto esprimendo un'opinione, sto dicendo una CAZZATA.
E sarebbe un ottimo servizio, a me personalmente, che qualcuno lo facesse notare...![]()
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