E' molto soggettivo, mio padre (Pfizer/Biontech) sintomi estremamente blandi con la prima dose (lieve indolenzimento al braccio sede dell'iniezione per qualche ora e solo il giorno seguente), nessun effetto collaterale dopo la seconda dose. Mia cognata (sempre Pfizer) sintomatologia fastidiosa alla prima dose (febbricola, dolore locale piuttosto intenso), decisamente importante dopo la seconda dose (intenso dolore locale, alcune ore di febbre piuttosto alta, forte mal di testa con nausea e sintomi gastointestinali lievi/moderati).
Hai centrato il problema, le varianti non sono in grado di capire quanto possano influire sull'efficacia del vaccino, e visto che praticamente si viaggia a due velocità nella vaccinazione fra paesi occidentali e non, c'è qualcuno che è ingrato di sostenere che in autunno non ci sia una variante che ci faccia ricominciare daccapo.
Per quanto riguarda lo studio dei vaccini non credo che le multinazionali farmaceutiche ci stiano rimettendo, penso sia un loro interesse continuare nella ricerca
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk
Sì, ma perché circoli una variante in grado di eludere completamente l'azione dei vaccini, sia in termini di trasmissibilità, sia in termini di sintomatologia (ossia una variante che riporti le lancette dell'orologio al dicembre 2019) non bastano pochi mesi, è per questo che dico che dove si è vaccinato massicciamente nei primi 8-9 mesi di quest'anno sarà estremamente improbabile (anzi, vado oltre, sarà impossibile) riavere numeri paragonabili a quelli del 2020 o dell'inverno primavera 2021. Il punto di caduta potremmo avercelo invece tra 2 o 3 anni, se non riusciremo a controllare a livello globale la pandemia (e i vaccini non sono l'unica arma possibile). Per quanto riguarda le multinazionali hanno investito soldi che in gran parte arrivano da finanziamenti pubblici, se gli stati occidentali, magari tra un anno, decideranno che SarsCoV2 non è più un problema sul quale investire risorse così ingenti e le multinazionali del farmaco si rivolgeranno ad altri filoni di ricerca e ce ne sono di ben più economicamente redditizi dei vaccini, tipo quelli sull'invecchiamento cellulare, allora potrebbero arrivare i veri guai.
Ultima modifica di galinsog@; 27/05/2021 alle 09:48
Un altro grosso problema di medio-lungo periodo è di natura prettamente "sociale" e socio-politica. Senza andare a scomodare eventuali ed improbabili varianti super-elusive... Se SarsCoV2 continuerà a circolare nella popolazione umana (ed è estremamente verosimile che circoli per sempre) avremo, grazie ai vaccini costantemente aggiornati un'arma efficacissima, alla quale poi probabilmente si affiancheranno terapie specifiche... quindi tutti gli strumenti per controllarlo.
Ma il punto è un altro: se le caratteristiche della malattia (Covid19) indotta da questo virus, rimarranno costanti (30-40% di sintomatici, prevalentemente con polmoniti, di cu un 8/10% con polmoniti di media o elevata severità), un qualsiasi rilassamento nella percezione del pericolo favorirà nuove epidemie su scala locale o generale... in pratica ogni volta che abbasseremo l'attenzione (e per abbassamento intendo: riduzione degli investimenti, sempre meno cittadini che faranno i previsti richiami, perché il pericolo non è più avvertito come imminente) avremo considerevoli picchi di ricoveri e di morti e questi picchi insorgeranno in modo improvviso.
Appena fatta la vaccinazione, Pfizer. Seconda dose prevista il 1° luglio
Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk
Segnalibri