Concordo, ma più che altro perché se proprio si deve azzardare qualcosa, conviene sbilanciarsi sempre in previsioni negative, ad esempio se scrivo adesso che a novembre avremo 150.000 casi/giorno e la quarta ondata provocherà in tutto 200.000 morti se ci avrò preso sarò considerato un genio (o il più grande jettatore di tutti i tempi e pure quella è una forma di successo), se non ci avrò preso molto probabilmente i più se ne saranno dimenticati e comunque tutti saranno sollevati e se ne dimenticheranno volentieri dopo poco tempo. Questa è una vecchia regola della comunicazione, fare poche previsioni e farle proponendo sempre il peggior scenario possibile, diciamo che è diventata un po' meno vera da quando la sovra-esposizione mediatica e certi azzardi davvero esagerati verso scenari ultra-nefasti (esagerati nel senso che erano eccessivamente sbilanciati verso il massimo impatto e poco coerenti coi dati) non hanno messo in crisi questo approccio...
Ultima modifica di galinsog@; 29/06/2021 alle 08:06
Credo che il motivo sia lo stesso per cui si sono esaurite le altre ondate e credo che c'entri con l'andamento di questa pandemia o meglio, delle diverse epidemie che la compongono. A un certo punto qualcosa fa calare la trasmissibilità e quindi la circolazione. Tra l'altro a me sono sorti anche dei dubbi sulla stagionalità, dal momento che i virus respiratori in Asia meridionale hanno il loro picco in coincidenza con il monsone estivo. Nei paesi tropicali Sars-CoV2 non si comporta da virus stagionale, in quelli temperati apparentemente sì, ma sospetto che sia solo una coincidenza temporale...
Un dottore di famiglia, qualche settimana fa mi ha detto che potrebbe andare esattamente o in maniera similare a quanto è successo col morbillo.
La malattia non è mai scomparsa del tutto, ma dove la popolazione è vaccinata la malattia è sempre stata sotto controllo specie appunto per i vaccinati.
É piú un problema dove i vaccinati sono pochi perchè nascono dei focolai e la malattia è contagiosissima come ben si sa. Anche quel virus comunque puó mutare ma non per questo ha inficiato l'efficacia del vaccino.
Insomma alla fine dei conti diventa un problema solo per quelli che non sono vaccinati.
Quindi il vaccino serve e salva chi lo ha fatto.
Per non dimenticareIMG_3386.jpg
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Quello è un esempio di approccio poco coerente coi dati (ad esempio non si è mai registrata una risalita sostenuta di contagio dopo 3-4 settimane di discesa sostenuta, ossia la condizione in cui eravamo attorno alla metà di aprile. Da quanto si è visto in questi 17 mesi di pandemia se la curva epidemiologica decresce al di sotto di un certo limite, allora la decrescita sembra continuare indipendentemente dalle condizioni contingenti, ovviamente il discorso cambia e di molto se le riaperture le fai immediatamente a ridosso di un plateau o con dati che non evidenzino un consolidamento del calo, ad esempio come avevamo fatto in dicembre. Comunque di previsioni di segno opposto, rispetto a quelle di Crisanti, ce ne sono state decine e ce le ricordiamo tutte. Oltretutto se Crisanti non si fosse fatto dei "nemici" soprattutto in ambito politico, che ogni tre per due gli ricordano i suoi eccessi di pessimismo, stai certo che si parlerebbe ancora della sua infallibilità come previsore.
Sì, con il piccolo problema che i non vaccinati, se troppo numerosi, potrebbero creare una pressione sul sistema sanitario tale da rallentare le altre attività ospedaliere con ripercussioni sulla salute anche della restante quota vaccinata della popolazione...
Insomma, i non vaccinati sono un potenziale problema per tutti, per questo bisognerebbe ridurne il numero al minimo possibile.
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