Ma nessuno pretende di estinguere Sars-CoV2, sai quanto c'è voluto a fare estinguere in natura il virus del vaiolo? Più di mezzo secolo. Sai da quanto tempo stiamo provando a eradicare il poliovirus? Da sessant'anni e sono almeno 30 anni che sento ripetere che "Tra 10 anni la polio sarà una malattia estinta come il vaiolo". Sars-CoV2 lo si controllerà come si fa con altri virus, compresi quelli influenzali...
Nei bambini e nei ragazzini sicuramente, per fortuna però gli adulti sopra i 35/40 anni e gli anziani sono abbondantemente protetti in gran parte per via naturale e i loro figli e nipoti lo saranno grazie a un vaccino che da immunità di lunghissimo periodo, talmente lungo da essere indefinito.
Rispetto al morbillo, non a Covid19. Il morbillo circola nella popolazione umana (parlo di Eurasia e Africa) da parecchie migliaia di anni, quando è comparso per la prima volta (forse nel Mesolitico) avrà fatto delle stragi simili a quelle che fece quando si diffuse nelle popolazioni amerinde pochi secoli fa, ma è una malattia "vecchia", per la quale è opportuno vaccinare ma che per definizione non rappresenta un'emergenza sanitaria, nel senso che sappiamo che c'è e larga parte della popolazione non è suscettibile, vuoi perché chi ha meno di 30 anni ha fatto il vaccino, vuoi perché chi appartiene alla mia generazione e a quella dei miei genitori si è immunizzato naturalmente beccandoselo (e io sinceramente ne avrei fatto a meno).
Mmm, io però non lo paragonerei ai virus influenzali.
Il Covid-19 (soprattutto le nuove varianti) ha un Rt che è troppo alto per poter essere controllato come l'influenza... Un Rt pari a 5 (variante Delta, che a breve diventerà dominante) difficilmente lo tieni sotto controllo, è veramente esplosivo. O meglio, i modi per contenerlo ci sono, ma sono sacrifici non da poco: vaccinare il 90% della popolazione (che mi sembra impossibile) e chiusure e restrizioni, poichè c'è una percentuale di resistenti ai vaccini, o che hanno perso l'immunità.
Lou soulei nais per tuchi
L'obiettivo è azzerare la circolazione o tenere sotto controllo la diffusività dell'infezione? Sono due cose leggerissimamente diverse. Inoltre sull'immunità sappiamo veramente troppo poco, anche perché il calo anticorpale post-vaccinazione (o post-infezione) è fisiologico, nel nostro sangue non c'è proprio lo spazio fisico perché vi circolino tutte le IgG, indotte dalle infezioni avute nel corso della nostra vita...
Quello che bisognerebbe capire è: c'è un'immunità mediata dai linfociti-t? Se c'è che tipo di immunità è? Dubito che il sistema immunitario post-infezione (ma direi anche post-vaccino) si resetti completamente in pochi mesi e si torni suscettibili esattamente come prima, non succede probabilmente neppure per gli altri coronavirus umani, ma a parte Sars-CoV1 e Mers-CoV (che tra l'altro generano immunità di lungo periodo) gli altri coronavirus inducono infezioni così lievi che non ci si è neppure mai presi la briga di studiarne a fondo le conseguenze a livello di sistema immunitario, si sa solo che ci si reinfetta spesso e molto spesso senza neppure accorgersene.
Ma questo non è vero, almeno per quanto riguarda il post-infezione: sono innumerevoli i casi di reinfezioni. Se non sbaglio c'è anche chi ha fatto il Covid addirittura 3 volte (primavera 2020, autunno 2020 e primavera 2021).
Posso portare l'esempio del mio collega, che si è fatto il Covid sia a novembre 2020 (con febbre e spossatezza) e poi di nuovo a marzo 2021 (e quest'ultima volta in maniera veramente pesante, con polmonite).
Sul post vaccino invece non si sa ancora ovviamente, è troppo presto.
Lou soulei nais per tuchi
Ma quelle sono pandemie delle quali non si accorge nessuno... questo ha generato una pandemia la cui manifestazione principale sono estesissimi focolai comunitari di polmoniti. Oltretutto se anche riesci a risalire allo spill-over fatto dagli altri coronavirus umani dovresti avere anche testimonianze di epidemie avvenute in coincidenza con tali salti di specie... il problema è che l'Homo sapiens sapiens esiste da 120.000 anni, ma ha iniziato a scrivere meno di 6000 anni fa e la scrittura è diventata uno strumento diffuso e flessibile solo negli ultimi 3000 anni, di fatto non ci sono testimonianze di epidemie storiche (di qualsiasi natura siano) antecedenti la peste di Atene...
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