Superati i 2000 morti nel mondo oggi (2045 ad ora).
La situazione è sempre peggiore.
però ti faccio un esempio, mi ha appena scritto il mio ex collega di un vecchio lavoro che facevo. il papà è il primo contagiato, in ordine cronologico, di una cittadina qui di fianco (Carate). L'ha preso il padre, tamponato e risultato positivo, poi l'ha preso la madre (non tamponata), i due figli di 25 e 20 anni non ha fatto nemmeno un raffreddo ma mi ha detto che è impossibile che non l'abbiano preso perché non avevano dispositivi di protezione soprattutto inizialmente se ne sono fregati delle distanze. sono certo che i due figli siano degli asintomatici, comunque non testati nemmeno loro. come questi casi ce ne sono a migliaia qui al N, in cui il primo ammalato magari viene tamponato perché è grave, gli altri sono lasciati lì (io personalmente già due ne conosco direttamente con un totale di 7 persone coinvolte non tamponate su 9). la stima di Borrelli, purtroppo, è molto verosimile per 2/3 della Lombardia, abbondanti anche. non so dirti quanto eh, ma unitamente al fatto che oggi i medici di base di Bergamo hanno detto che ci sono almeno 1800 TRENTENNI con polmonite NON tamponati, mi sa che la stima di Borrelli è anche ottimistica.... e se lo dice il capo della PC in televisione, dove l'ultimo obbiettivo suo è quello di scatenare il panico, mi sa che ci sta...
Si vis pacem, para bellum.
Non oso immaginare negli Usa dove pure farti medicare un dito costa un occhio della testa
che disastro....
In USA sono quasi a 50.000 contagi (a livello di popolazione può essere paragonata all'Europa intera più che all'Italia)
Mi preoccupano più che altro le loro misure contenimento e la strutturazione del loro sistema sanitario...
Purtroppo sono convinto che lì la catastrofe può essere solo arginata come per altro anche in alcuni stati dell'America Latina e in Africa.
Inverno 2016/17
16/1 Fiocchi
gli usa sono verosimilmente già ora l'epicentro mondiale per densità di casi, i numero sono per forza di cose sommersi, dato il ritardo, ma lo rimarranno ancora per poco
a new york dopo oltre 90k test il risultato rimane costante nell'ordine del 25%
fate un pò i vostri conti
Questa potrebbe essere una spiegazione, è possibile, però non penso che sia l'unico motivo
Ti parlo da una provincia che è il top del "lavorare, lavorare e lavorare" (il tasso di disoccupazione è una cosa come al 3%), e dove spesso la gente lavora di giorno e poi la sera e i weekend lavora ancora (orto, campagna, legna nel bosco, e così via). L'atteggiamento è buono, ma molte aziende di fatto sono ancora aperte, perchè qui è preponderante il settore agroalimentare. Di fatto si sono fermati solo i bar e i negozi (ovviamente, ma questo già prima del decreto) e solo pochissime realtà (la Michelin, per esempio, che fa gomme, e la Merlo, che fa macchinari per la trazione e carrelli)... tutto il resto è legato all'alimentare, ai trasporti, alla logistica, alla produzione di macchinari in qualche modo in filiera con l'agroalimentare, quindi, di fatto, tutto questo "stop" (giustamente) non c'è. Eppure, su una popolazione di 590.000 persone, si contano "appena" (dati ufficiali, ovviamente, quindi...) 409 contagiati, di cui gran parte sono o ospiti di case di riposo, o persone già ricoverate, o personale sanitario. Non si è avuta, insomma, quella diffusione capillare che ha colpito in maniera pesantissima la Lombardia.
Anche parlando con colleghi e sentendo amici, di fatto praticamente nessuno ha sentito di persone/familiari/amici/conoscenti con sintomi influenzali... cosa ben diversa dalla Lombardia, dove praticamente chiunque conosce qualcuno che presumibilmente è malato di Covid-19.
In sintesi il lavoro è sicuramente una causa possibile, ma io la vedrei più come "concausa", insieme alla famigerata partita Valencia-Atalanta, al focolaio di Codogno, e forse a qualche fattore ambientale...
Lou soulei nais per tuchi
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