Nella situazione attuale in cui si utilizzano molte precauzioni l'immunità anche di una quota piccola di popolazione può fare una grande differenza, anche se non è una immunità di gregge che funzionerebbe in condizioni normali.
Per fare un po' di conti, partendo da valori di R di 1,5 (che comportano un raddoppio abbondante dei nuovi casi ogni settimana), una zona con un 20% di popolazione ancora immune scenderebbe a 1,2, quindi circa un raddoppio ogni 2 settimane.
Una zona con il 33% di popolazione immune non avrebbe alcun incremento.
Se si partisse dai livelli di marzo invece, con R superiore a 3 e in cui i casi ogni settimana decuplicavano, quella quota di immunità sarebbe quasi irrilevante, i casi sin questi due esempi si moltiplicherebbero comunque per 5,5 e per 4 ogni settimana.
Quindi rispetto a primavera c'è una differenza enorme, il problema è che abbiamo tutto l'inverno davanti e anche una crescita relativamente lenta è abbastanza per fare disastri.
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
gliel'ho detto mi ha risposto che un infermiere che conosce gli ha consigliato di lasciare perdere perche' ti portavi avanti una causa per anni e anni e non concludevi nulla, secondo me sarebbe bastato chiedere di fare un autopsia, poi certo mi pare di capire che le spese dell'autopsia sono a tuo carico e se non erro non costano nemmeno poco!
boh, certamente quando uno e' addolorato per la perdita di un familiare cosi' giovane magari non tutti hanno le forze e le energie mentali per andare a fondo delle cose pero' resta il fatto che e' una cosa orribile e non credo nemmeno sia l'unico caso cosi' "strano" che sia successo e che succedera' in questo periodo
Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
http://meteorob.altervista.org/Cava280/
Screenshot 2020-10-31 180739.jpg
Notare come anche tra Venerdi e Sabato scorsi i casi fossero simili.
Ultima modifica di Musoita; 31/10/2020 alle 18:19
Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
http://meteorob.altervista.org/Cava280/
Due domande (e risposte) chiave. La prima: quanto stiamo davvero individuando i positivi, mentre celebriamo il continuo incremento dei tamponi? Purtroppo poco, visto il parallelo incremento del rapporto positivi/tamponi: considerando i soli test diagnostici (escludendo quelli per verifica di guarigione) a livello nazionale siamo ormai vicini al 20%; in Lombardia e in altre aree del Paese al 25%. Un rapporto in linea con quello di marzo-aprile. Parametrando i dati è ipotizzabile, con un po’ di ottimismo, che in questo momento si riesca a individuare un positivo su 3. Ma non è azzardato stimare il numero dei contagi in 6-8 volte la parte visibile, con una platea vastissima di asintomatici che sfugge al tracciamento. Seconda domanda: quanto ci costa ogni giorno di attesa rispetto all’adozione di misure efficaci? Il virus è per sua natura capace di fare una sola cosa: replicarsi, 24 ore su 24. Non si ferma davanti alle fasce orarie e alle blande raccomandazioni (spesso disattese) sul comportamento. Continuerà a replicarsi, nei prossimi giorni, con vigore crescente: nel week end, quando i numeri calano, è perché si fermano i laboratori, non il virus. Se anche il numero dei casi restasse stabile (cosa del tutto improbabile) attendere dieci giorni per attuare misure più efficaci comporterebbe almeno 300.000 nuovi casi. Sempre sui parametri attuali ci sarebbero 15-18.000 nuovi ricoveri, con 1.500-1.800 pazienti in più in terapia intensiva. E, dopo il blocco, per 14 giorni avremmo un effetto trascinamento al rialzo prima di vedere la curva rallentare. Il fatto che tutta l’Europa sia più o meno nelle stesse condizioni non ci esime dal vedere i risultati ottenuti nei Paesi Asiatici: non solo in Cina, ma anche in Corea, Giappone, Taiwan (oltre 200 giorni senza casi interni). La strategia è unica: bloccare immediatamente il virus quando esprime numeri piccoli, anticipare le misure di contenimento e tenerlo sotto controllo. Non lo abbiamo fatto. Aspettare, per vedere cosa fa, significa lasciargli fare l’unica cosa che sa fare: replicarsi, sempre più velocemente. (M.T.I.)
Ultima modifica di Musoita; 31/10/2020 alle 18:26
Tenendo conto dell'esponenzialità, se teniamo il trend recente, i morti di Novembre saranno 20 volte quelli di Ottobre.
Infatti tra Settembre e Ottobre sono aumentati di 6,63 volte. Ma tra Settembre e Agosto di 2,19. Il che significa che c'è stata un'accelerazione pari a 6,63 = (2,19 x y), dove y è il fattore di "aumento", pari a circa 3.
Quindi per Novembre: 3 x 6,63 = 20 circa.
I morti saranno dunque, in questo scenario, 54mila (20 x 2724)
In effetti, ciò combacia con le mie proiezioni (che ho provveduto a correggere per far sì che si iniziasse dal 1° Novembre):
Sommando i decessi dal 1° Novembre al 28 Novembre otteniamo 42.240 decessi. Ma giorni 29 e 30 Novembre potremmo farne 6000 ciascuno, ed ecco 54mila totali.
Segnalibri