temo che più che di pazienza, ci sarà bisogno di qualche generazione, ma il fatto che tra 30 o 40 anni (forse) i mali che hanno portato via i miei nonni e mio padre non faranno (quasi) più vittime mi consola fino a un certo punto, purtroppo in questi casi si guarda il proprio "orticello", sta di fatto che mio padre se n'è andato in 40 giorni pari pari con lo stesso tumore, e con lo stesso declino di mio nonno (oltretutto materno, quindi non c'era familiarità) nel lontano 1983, pur con tante cure in più che ci sono... probabilmente siamo sfigati in famiglia...
Vi assicuro che non è così difficile. I bambini ti aiutano sempre, devi solo giocare, provate e vi ricrederete.
Stima e rispetto vanno invece sicuramente dati ai genitori/nonni, senza dimenticare fratelli e sorelle che spesso sono quelli che pagano di più.
PelatodiMtimangioilcuore
sicuramente, ma l'aspettativa di vita media si alza sempre... c'è sicuramente più consapevolezza, lavori sempre meno usuranti grazie alle tecnologie e via discorrendo.
in percentuale penso che il fumo si sia ridotto rispetto agli anni 60/70/80 e non di poco.
ma anche il consumo di alcol giornaliero.. io non conosco un coetaneo che sia uno che beva tutti i giorni anche solo un bicchiere di vino o una birra.
quelli dell'età dei miei genitori pressoché tutti...
Si vis pacem, para bellum.
Ho scoperto di recente che proprio perché le tonsille hanno questa utilità, oggi si tende a evitare di rimuoverle così alla leggera come capitava fino a quando ero bambino. Tra fine delle restrizioni nel 2021, locali e mezzi pubblici penso di aver avuto una media di 3-5 raffreddori annui, tanto da avere infiammazione ormai cronica che tengo sotto controllo.
Il vaccino antinfluenzale ricordo comunque che è già gratis in Lombardia, se avete riniti croniche non è una cattiva idea.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Almeno qua non c’è proprio paragone. La generazione precedente alla nostra era (in parte lo è ancora) solita bere più vino che acqua ai pasti. E a lavoro principalmente in campagna si portavano con loro 1/2 litri di vinoe la sera nei locali e al bar di certo non si contenevano.
Sono cose che non esistono più. La Gen Z poi non beve praticamente più, mentre noi ci sfasciavamo di alcol nelle serate (cose che se faccio ora ci metto 3 giorni a riprendermi con magari una mezza sfebbrata ad accompagnare), ora non vedi certe scene.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Da quel che ho capito, il principale fattore di rischio per i tumori rimane, nonostante tutto, ancora l'invecchiamento. A seguire lo stile di vita (alcol, tabacco, droghe, stress), ma pure l'inquinamento ha un suo ruolo (per esempio, negli anni '90 le benzine verdi, senza piombo, erano additivate da composti aromatici cancerogeni, ma tante sostanze tossiche sono presenti in ambiente, magari perché persistenti per tempi lunghi).
In ogni caso, rimane una malattia devastante per la sofferenza che porta, nel giro di un anno ho perso due vicini di casa. Almeno con le terapie odierne per certi tumori si può vivere, anche bene, qualche anno. Fa davvero la differenza, psicologicamente, specie per i parenti.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
ehm... non per essere bastian contrario, ma al lavoro è un continuo uscire fuori a fumare, ci fosse anche una tempesta di neve in corso... mediamente, 9 colleghi su 10, fumano 1 sigaretta ogni mezz'ora, e quando proprio non si può uscire, qualcuno fuma dentro e pace... oggi è aumentato tra i giovanissimi, soprattutto le donne, che cominciano a 13- 14 anni, un' età che se lo facevano ai miei tempi, prendevano quattro sganassoni, oggi invece c'è più libertà... l'unica cosa che è cambiata è che le nuove generazioni poi, successivamente cercano di smettere, massimo intorno ai 40 anni, magari sostituendo le sigarette con il cosiddetto svapo... ma la vera differenza resta il divieto nei locali pubblici, che una volta non c'era, e ricordo che pur non avendo mai fumato, ero sempre intriso dell' odore.
Lo scopo dell'affermazione non è certo quello di essere consolatorio nei confronti di chi ha perso cari (non so neanche se esista un modo per...).
E' una semplice estrapolazione (con annessi margini di incertezza visto che le previsioni sono sempre difficili, in particolare quelle per il futuro, cit.) di quello che è successo da un secolo a questa parte e che sta succedendo tuttora.
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