Mi sono costruito un gazebo/casetta con pareti e tetto in policarbonato alveolare per tentare di conservare la legna ad una temperatura più alta dell'esterno con i raggi del sole. Pavimento ricoperto con grossi teli in plastica per arrestare l'umidità del terreno e sopra posizionato i pallet. Ho lasciato un pò di sbiffero nella parte alta per un lieve ricambio d'aria.
In questo periodo la mattina presto ho 12 gradi con una minima notturna che si aggira sui 6/7 gradi. Il vicino mi dice che dovrebbe essere più arieggiata, infatti vedo in alcune abitazioni che le cataste sono completamente aperte seppur ovviamente ben protette dalla pioggia (non tanto se viene di traverso..).
A questo punto ho effettuato una ricerca su internet dove si conferma che la legna dev'essere molto arieggiata ma si parla anche di umidità di equilibrio del legno: la legna può acquistare o perdere umidità a seconda dell'umidità relativa dell'ambiente esterno, se io aumento la temperatura diminuisco il valore dell'umidità relativa contribuendo ad abbassare quella del legno...
Risultato: la legna brucia benissimo...
Sono tutti gli altri che sbagliano?
20201108_10264.jpg
Io mai avuto problemi di bruciatura con legnaia ben arieggiata. Dipende anche da che umidità ha quando l’hai stoccata: se era ancora umida rischia solo di marcire a tenerla chiusa così, mentre se era già seccata non credo ci siano problemi...
noi usiamo lo stoccaggio anche per seccarla, dato che ce la tagliamo noi.
In effetti la nuova di quest'anno ho preferito accatastarla da un'altra parte dove capita, anche per motivi "logistici" (mi coprirebbe quella secca).
Finita la stagione metto tutto dentro.
Noi anche la teniamo in una legnaia con cemento per terra, tetto di tegole e chiusa tutto attorno da tavole di legno con fughe abbastanza larghe e la parte esposta al sole è totalmente aperta per farla seccare bene. La nostra legnaia è anche divisa in due da una divisoria in mezzo perché in Alto Adige per questioni di inquinamento la legna deve seccare per almeno 2 anni prima di essere bruciata. Fanno controlli e bisogna fare cosi per essere in regola. Qui nessuno la chiude totalmente come hai fatto te.
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E' assimilabile a soluzioni di questo tipo:
image.jpgimages.jpgimag.jpgimages1.jpgindex.jpg
Con la differenza che nel mio caso ho previsto un controsoffitto termoriflettente per riflettere l'irraggiamento notturno (d'inverno), mentre l'ingresso dei raggi solari avviene solo nelle pareti sud ed est.
Il ricambio d'aria viene assicurato per convezione naturale dal basso verso gli sfiati superiori (essendo l'aria interna più calda sia di giorno che di notte), non troppo intenso per evitare un raffreddamento generale, non troppo debole per poter smaltire l'umidità in eccesso.
Viene denominata "solar kiln" oppure "passive solar dryer" (essicatore solare).
Difficile trovare in italiano soluzioni di questo genere per legna da ardere. Il dispositivo viene utilizzato anche per essicare fanghi o prodotti agricoli di qualsiasi genere a livello industriale.
Ultima modifica di Roberto Gaianigo; 22/11/2020 alle 20:17
Ho trovato documentazione in Francia dove viene testato un prototipo nel periodo primaverile/estivo e nel periodo invernale:
Modelling | Free Full-Text | Experimental Modelling of a Solar Dryer for Wood Fuel in Epinal (France) | HTML
Figura 3
Allegato 543982
Figura 7
Allegato 543983
(tradotto)
La figura 3 presenta le differenze sperimentali di temperatura e umidità relativa tra
la presa d'aria e l'uscita d'aria del collettore solare ottenute dal 7 giugno 2017 e 13 giugno 2017 a Epinal
(Stagione primaverile). Dai risultati, la differenza di temperatura dell'aria aumenta nel nostro collettore solare e
ha raggiunto un picco tra 20 ° C e 30 ° C durante il giorno, ma durante la notte aria esterna e aria interna
hanno gli stessi valori. Il collettore solare abbassa i valori di umidità relativa dell'aria al 50% durante
il giorno, l'efficienza termica del collettore solare è stata stimata al 30%.
La figura 7 mostra la variazione nel tempo dell'umidità relativa, della temperatura ambiente e dell'essiccazione
cinetica del processo di essiccazione solare in inverno. Dalla Figura 7 si può vedere che l'umidità relativa
dell'aria di essiccazione è inferiore a quella dell'aria ambiente (Figura 7a) dimostrando che l'essiccazione non si è fermata.
qualcuno, oltre alla legna normale, brucia anche i pallet?![]()
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