Storia è molto bella, ma è una laurea da hobby, secondo me. Io ho finito esattamente due anni fa la magistrale, e devo dire che fra triennio e biennio un buon 60% degli esami iniziava per "storia" e finiva per "medievale" (ho scelto quell'orientamento, ma se sceglievo moderna era lo stesso); cioè, analisi molto dettagliata di tutte le sfaccettature, dalla religione alla filosofia, arte, economia, società, e via così... poi vabbé gli esami di base obbligatori, tutte le storie (greca, romana, medioevo, moderna e contemporanea, letteratura italiana ma solo di un periodo, antropologia culturale, una geografia e poco altro). Insomma, o hai la fortuna di riuscire a proseguire con la ricerca, oppure resta poco... per l'insegnamento mi è sembrata troppo settoriale, potrebbe funzionare nel campo editoriale o nel museale, perché comunque ti dà l'apertura mentale delle lauree umanistiche.
Di per sè, se piace la storia, vabbé, è una goduria, niente di estraneo - o quasi - che rompa le palle... però sinceramente, potevo permettermi di giocare, avendo già un lavoro fisso come geologo; se fosse stata la laurea per mangiare, beh... secondo me diventavo una modella...
1. non aver paura della matematica, sei giovane, sveglio ed intelligente. Anche ad ingegneria (io ho fatto gestionale) non c'è granchè di matematica rispetto al resto (analisi 1 e 2, geometria, analisi dei sistemi, poco altro).
2. ok la passione, ma devi pensare, anche se non è facile a 18 anni, a che lavoro ti piacerebbe fare : e per mia esperienza, senza ingegneria o ti metti in privato (e ci può stare), altrimenti la vedo sempre più dura. E come ingegnere ambientale, ho idea che più di fare RSSP etc. fai fatica.
3. per l'estero tranquillo, intanto fatti la specialistica e la tesi, se ti piace stai all'estero, altrimenti rientri in italia con un CV nettamente superiore ai tuoi compagni e che ti aprirà mille porte in più
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Ciao
Certo, eccoci: io ho studiato giurisprudenza (poi ho conseguito un diploma di specializzazione post lauream, poi ho preso anche l'abilitazione all'esercizio della professione forense) ed è stato un bel percorso, devo dire.
Molto bella storia, così come le materie umanistiche in generale, a parer mio (anche in quel caso - e qui posso dirtelo per esperienza e conoscenza più che diretta - una laurea umanistica conseguita in Italia abbinata alla conoscenza di 2 lingue straniere, può essere un'ottima occasione - ed anche prestigiosa talvolta- di lavoro all'estero, per rimanere in tema).
Molto bene, oltretutto, il fatto che tu abbia ancora del tempo per decidere, assolutamente.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Soprattutto, l'analisi 1-2 di Ingegneria ambientale, persino al Poli, non è l'analisi 1-2 degli ingegneri meccanici
Esattamente, per due soli esami (rispetto a tutto il resto), non ti far fermare. Ricorda sempre che gli esami di “Analisi” variano in base alle competenze che devi avere. Saranno senz’altro solide, ma come si diceva sopra, non è l’analisi dell’ingegneria industriale (meccanica, automazione, aerospaziale, biomedica, chimica ad esempio)
Quindi forza e non ti far spaventare
Veramente ai miei tempi era esattamente la stessa, magari in questi 20 anni è cambiato tutto eh, ma dubito. E comunque meglio farsi il culo a 20 anni su qualche esame che fare i salti mortali per il resto della vita, io resto dell'idea che è importante seguire le proprie aspirazioni ma applicandole al pratico.
P.S. Tutte le ingegnerie danno buoni/ottimi sbocchi, non fatevi impressionare dal nome degli esami a 18 anni. Avevo compagni che erano capre pazzesche e se la sono cavata benone con l'impegno; è chiaro che se uno esce da perito tecnico col 65 avrà una base di partenza diversa da uno che esce sopra il 90 dallo scientifico, ma nulla è precluso.
Pietro
Tra l'altro ricordo esami su rischio idraulico, geotecnico, sismico, marittimo, molto interessanti, sicuramente approcciati dal punto di vista ingegneristico e non scientifico, quindi pieni di formule ma non per questo meno belli.
P.S. Dei miei ex compagni di corso, alcuni lavorano in campo geotecnico (progettazione strade, opere di mitigazione del rischio frane/alluvioni, addirittura sul Mose di Venezia), altri nel campo del risanamento acque/aria/terra e altri ancora nel campo energetico (con tutto ciò che è annesso alla transizione energetica). Nessuno mi risulta in difficoltà.
Pietro
Esperienza diretta, sono uscito dal Poli nel 2019
Per il resto assolutamente d'accordo, se anche analisi 1-2 sono un po' meno toste, altri esami più specifici fanno sudare tantissimo, però ne vale davvero la pena se ti piace (per di più quando si tornerà in presenza stanno rimodernando tantissimo anche il campus di Leonardo). E confermo anche l'ultima parte, un mio amico con cui ho condiviso tesi triennale e magistrale veniva dal classico e molto spesso era lui a bagnarmi il naso nonostante la mia provenienza scientifica e ora vanta davvero un gran bel contratto in Enel Green Power
Vi metto il link alla pagina con i dati occupazionali dei laureati al PoliMi, per chi fosse interessato.
Dati Occupazionali | cm.careerservice.polimi.it
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