Discussione che apro con un leggero ritardo.
Per chi c'era e aveva un'età sufficiente per ricordarlo, un racconto di quello che appunto ricorda di ciò che accadde tra il 10 e 13 giugno 1981 nella campagne vicino Roma, esattamente 40 anni fa.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
ricordo triste, fu uno strazio
povero Alfredino
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Ero di poco più grande di Alfredino. Non presi nemmeno in considerazione l’idea che non potesse farcela. Nella mia testa un bambino come lui o come me non poteva morire. Solo i vecchi morivano. Ci rimasi di stucco. Completamente spiazzato. Mi sentii quasi in colpa perché io ero andato a giocare mentre lui soffocava nel pozzo. Nei miei pensieri forse sarei dovuto andare io a farmi calare per salvarlo e non lo avevo fatto. Ancora oggi solo a pensarci mi vengono le lacrime agli occhi.
Guarderò la serie tv piangendo. Già mi basta Alfredo dei Baustelle.
Progetto fantasioso…
Io sono poco amante della tv sat, preferisco più il terrestre o materiale preso dal mio archivio (sono un collezionista televisivo) ma ho già chiesto a mio cognato di darmi possibilità di vedere la serie.
Di solito col sat guardo solo le partite di calcio, soprattutto a casa di amici.
Non sarà facile vederla tranquillo, dopo aver rivisto vari tg e documentari in questi gg, ma diciamo sono "ferrato" avendo già visto altre fiction dedicate a eventi luttuosi (su Aldo Moro, la Uno Bianca, il delitto di Via Poma ecc..).
La canzone dei Baustelle ricordo di averla sentita a sprazzi anni fa, ricordo il motivo ma non pensavo che fosse dedicata a questo evento. Di solito sono più per il rock folk blues anche commerciale anglo americano e sono anche chitarrista.
Volevo suonare questa canzone dei Baustelle in questi gg, non è difficile da imparare per me, e pubblicarla sul mio profilo FB.
Non ce l'ho fatta.
Ultima modifica di Presidente; 17/06/2021 alle 12:48
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Ero piccolo ma ricordo bene la storia.
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Io non solo ero abbastanza grande da ricordarmelo bene, ero ai superiori, ma avevo iniziato da un anno l'attività speleologica. In ambienti stretti come quello mi ci ero cacciato ma mai appeso per i piedi e mai di quella lunghezza. All'epoca il soccorso speleologico si era già organizzato ma ancora non era confluito nel Soccorso Alpino, era indipendente. Inoltre ancora l'addestramento non era uniforme come oggi e non c'erano i protocolli per fare intervenire specialisti anche da altre regioni ma anche da altri stati, non so se qualcuno se lo ricorda ma pochi anni fa gli specialisti italiani hanno tirato fuori uno speleologo tedesco in Germania da circa 1000 metri di profondità. Oggi credo sarebbe stata un'altra storia.
Per anni nell'ambiente si discusse su come si sarebbe dovuto intervenire, un po' con senno di poi, un po' con presunzione (se non ricordo male di speleologi in quel pozzo ne scese solo uno) ma anche per imparare per fare meglio l'eventuale prossima volta.
Per fortuna credo non sia mai accaduta una cosa del genere.
In realtà ne scesero tre. Il primo si chiamava Tullio, l'altro faceva di cognome Monteleone. Poi dopo il fallimento dei Vigili del fuoco nel "calcolo" del pozzo parallelo, scese il famoso volontario Licheri (arrivato lì per caso e entrato nel prato con uno stratagemma) e quindi il terzo speleologo, che tra l'altro lavorava in un cinema. Costui fu proprio l'ultimo a scendere e quando risalì (alle 7 del mattino) disse a tutti che non c'era niente da fare.
Incredibile la diretta Rai per tante ore.. non ricordavo fosse andata così, pensavo ci fossero solo continui collegamenti con Vermicino.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Compivo 10 anni a Settembre, era da poco morto un nostro amichetto per leucemia...e un pò tutti noi 'cinni' del rione avevamo sbattuto la faccia sulla questione che siamo 'biodegradabili'.
Speravamo nel salvataggio e nel mio intimo mi inquietava sapere quel bimbo da solo al buio e al freddo per ore, per giorni in quella 'grotta' dei mostri... in attesa di una mano che lo tirasse fuori verso il Sole, verso il caldo, verso l'abbraccio della Mamma.
Alfredino Rampi... dabòn, come diciamo qui da noi per chiudere un discorso che non ha soluzione.
Voglio cogliere l'unica, inconsolante, nota positiva in ciò che ha scritto Zoomx.
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Non sapevo di questa vicenda per ovvi motivi, però vi capisco quando dite che vi ha impressionato.
Da giovani pensiamo di essere immortali, si pensa di poter fare tutto, solo che poi negli incidenti si rischia la vita, anche banalmente in bici o in moto.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
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