più che imporre dazi pesanti bisognerebbe fare accordi (tipo cercare di portare in EU la produzione quanto più possibile). è inevitabile che il tutto vada a ricadere anche su aziende europee che producono in Cina.
certo, la Cina che fa appello al rispetto di regolamenti di enti internazionali come il WTO fa abbastanza ridere visto come si pone lei stessa nei confronti di altri enti (tipo OMS)
poi, ok il libero mercato, ma se un'elettrica made in EU (almeno parzialmente) costa X e una cinese costa X/3 non è libero mercato ma (quasi) concorrenza sleale
come per tutto ci vuole un compromesso che vada bene ad entrambe le parti, l'unilateralità non serve granché se non a creare squilibri e inutili litigi contro quella che comunque è la più grande potenza produttiva/industriale mondiale dalla quale, oramai, dipendiamo tutti per tutto.
Si vis pacem, para bellum.
La questione dazi è sempre molto delicata. Si rischia di finire in una spirale che tira giù entrambe le parti. Dall’altro lato però se è vero che la produzione cinese è finanziata dallo stato per fare concorrenza sleale in Europa abbattendone i prezzi non si può stare a guardare, perché si rischia una desertificazione dell’industria automobilistica europea, che a parer mio è già in svantaggio sul fronte elettrico.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Quanto a importare la produzione in UE, sembra che con la notizia dei dazi ci siano già i primi movimenti. Pare che la Volvo sia intenzionata ad aprire uno stabilimento nel continente a scapito di quello in cina.
Da "made in China" a "made in Ue" per evitare i dazi: la mossa di Volvo
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
i dazi sono sacrosanti, è il valore ad essere spropositato.
il discorso è che ci sono tante case automobilistiche, anche europee, che producono in Cina. e diventa un marasma.
in più si va contro al libero mercato (che di per sé non è un problema perché di "libero" la Cina non ha niente).
gli effetti possono essere anche positivi: viene spostata la produzione in Europa, aumenta il lavoro in paesi europei e la Cina smette di essere il fulcro di tutto.
però obiettivamente l'EU sta un pelo calcando la mano, ci vuole un compromesso vagamente accettabile da ambo le parti perché un conto è rinunciare al gas russo (in un amen ce l'abbiamo fatta complice anche la transizione energetica già in atto), un conto è rinunciare alla potenza industriale che sostanzialmente produce il 90% di quello che ci circonda... non si può fare dall'oggi al domani, la Cina comunque ci serve sotto questo aspetto.
concordo che sarebbe bello se così non fosse ma tant'è....
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Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
l'idea, ovviamente astratta, è che la concorrenza abbassi i prezzi.
sono d'accordo con te eh, ci vuole una via di mezzo però allo stesso tempo uno non può non tutelarsi da una potenza economica che gioca palesemente sporco...
bisogna trovare dei compromessi, poi son d'accordo che il compromesso non può essere: ti metto dei dazi del 38% e cazzi tuoi![]()
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