Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
i dazi sono sacrosanti, è il valore ad essere spropositato.
il discorso è che ci sono tante case automobilistiche, anche europee, che producono in Cina. e diventa un marasma.
in più si va contro al libero mercato (che di per sé non è un problema perché di "libero" la Cina non ha niente).
gli effetti possono essere anche positivi: viene spostata la produzione in Europa, aumenta il lavoro in paesi europei e la Cina smette di essere il fulcro di tutto.
però obiettivamente l'EU sta un pelo calcando la mano, ci vuole un compromesso vagamente accettabile da ambo le parti perché un conto è rinunciare al gas russo (in un amen ce l'abbiamo fatta complice anche la transizione energetica già in atto), un conto è rinunciare alla potenza industriale che sostanzialmente produce il 90% di quello che ci circonda... non si può fare dall'oggi al domani, la Cina comunque ci serve sotto questo aspetto.
concordo che sarebbe bello se così non fosse ma tant'è....
Si vis pacem, para bellum.
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l'idea, ovviamente astratta, è che la concorrenza abbassi i prezzi.
sono d'accordo con te eh, ci vuole una via di mezzo però allo stesso tempo uno non può non tutelarsi da una potenza economica che gioca palesemente sporco...
bisogna trovare dei compromessi, poi son d'accordo che il compromesso non può essere: ti metto dei dazi del 38% e cazzi tuoi![]()
Si vis pacem, para bellum.
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