Per il settore navale la propulsione nucleare potrebbe davvero essere una soluzione, tra l'altro si riuscirebbe anche ad alimentare tutti i sistemi di bordo e a desalinizzare l'acqua di mare con il calore di scarto. Se non sbaglio le uniche navi civili che oggi utilizzano questa tecnologia sono le rompighiaccio russe, ma con l'avvento degli SMR la situazione (specie regolatoria) potrebbe cambiare.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Meglio a idrogeno secondo me ( quando arriveranno ) comunque va tutto bene pur di superare i fossili che massacrano il clima
Rilevazioni dal 1999
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
e' il mio settore di lavoro, qualcosa posso spiegare.
Un bilico , lungo 15/16 metri con trattore e semirimorchio mediamente fa 3,2/3.5/massimo 3,8 km al litro. Di gasolio.
Ci sono in giro camion convertiti a metano o GPL, cosa poco economica, consumano di più, resa poca, costo al km leggermente migliore, una vita per ricaricare i serbatoi.
Ci sono in giro nuovi modelli performanti che fanno fino a 5 km/l con la guida del nonno, cosa poco facile da ottenere causa i soliti tempi di guida e di riposo, consegne ad orari stabiliti, ecc....
insomma, dalla fine degli anni 80 ad ora i mezzi hanno migliorato i consumi di un 15% circa, frutto più delle tecnologie nuove che del cambio di concezione dei motori, che sempre 10 o 12k di cilindrata rimangono, anzi, con l'avvento delle restrizioni e la comparsa del serbatoio della urea per diluire e limitare le sostanze nocive, strozzano i motori e le performance facendo aumentare le cilindrate ecc...
il vero problema dei mezzi pesanti è ..... la loro eccessiva offerta, che porta a prezzi sempre più bassi, margini ridicoli e poche possibilità di investire in mezzi nuovi e diciamo, meno impattanti.
Il problema della logistica è chiaramente concettuale. L'industria gestisce i trasporti al metodo ante guerra, mezzo in cortile, carico, consegna al destinatario domani mattina puntuale. facendo così non si possono sviluppare metodi alternativi e meno impattanti, onestamente già tentati con insuccesso, e cioè la intermodalità.
Il mezzo carica in sede, porta il rimorchio/container/semirimorchio/cassa mobile allo scalo ferroviario. Da qui parte con il treno fino alla stazione più vicina alla destinazione, viene agganciato da un altro trattore che poi va in consegna. Infrastrutture valide, poche. Infrastrutture da sviluppare, 99%.
Questa sarebbe una soluzione green per l'ambiente. Un trattore magari elettrico che fa da spola nelle ditte caricando la merce sulle casse mobili o semirimorchi, pochi km e sgancia al terminal ferroviario, partenza in treno (elettrico) di qualche decina di carichi in fila e successivo aggancio con altro trattore elettrico per poche decine di km a destino.
Cosa ha fatto di tutto questo l'Europa? 1% forse.
Per abbattere le emissioni da trasporto pesante siamo un paio di guerre mondiali di ricostruzione di infrastrutture indietro.
Detto tutto.
A cavallo tra energia, economia, mobilità e altro.
World Energy Outlook 2023 – Analysis - IEA
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Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
C'è anche chi dice che la sua "politica" contro le vetture elettriche (che inevitabilmente ha fatto accumulare ritardo) sia l'esatto motivo per cui non è più in carica...
Comunque leggevo giusto in questi giorni che il mercato dell'auto elettrica sta per entrare nella fase in cui deve camminare con le sue gambe:
1. gli early adopters sono finiti: i pionieri dell'auto elettrica hanno già tutti l'auto elettrica quindi da questo fronte non ci si può più aspettare una crescita
2. i generosi incentivi di questa prima fase sono in progressiva e decisa riduzione.
Vediamo come andrà.
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