Buongiorno a tutti
Mi permetto di aprire questa discussione ritenendola importante anche alla luce degli effetti climatici.
Per motivi di lavoro, sono stato in contatto per circa 14 anni con il mondo della ricerca sulla fusione nucleare. I primi 'approcci', che per l'azienda in cui lavoro significavano 'commesse di lavoro', risalgono al 1995.
Allora mi sembrava un mondo molto idealista e sognatore, a cui andava il merito di crederci tantissimo.
Ho seguito ITER (ITER - the way to new energy), il più grande progetto di ricerca sulla fusione nucleare (35 nazioni coinvolte), fin quasi dalla sua nascita; le macchine prototipali che realizzammo servivano per validare e testare processi accessori e manutentivi proprio di ITER.
Di rilfesso ho avuto notizie da vari fisici, matematici, ingegneri, su altri progetti di ricerca e sulle due principali scuole di pensiero circa la fusione nucleare, ovvero il confinamento magnetico o il confinamente inerziale.
Si parlava di numeri per me improponibili (il fascio di plasma raggiunge i 100 milioni di gradi circa) e si trattava di creare tecnologie che non esistevano; ad esempio sul finire degli anni 90 si resero conto che non esisteva un materiale che riuscisse a "trattenere" il trizio... ve le racconto con gli occhi di un fabbro con lo sguardo della mucca che osserva il treno passare, perchè questo era il mio livello al cospetto di veri geni con cui ho avuto modo di lavorare.
Oggi leggo, ma è una notizia che fa scalpore solo oggi, ma non è nata ieri, che ENI ha annunciato la messa in funzione in un futuro molto prossima della sua prima centrale dimostrativa a fusione nucleare.
Quindi, tutti quelli che erano sogni lontani e remoti dei 'miei' scienziati idealisti, si stanno realizzando nel concreto: grandi Major private ci mettono i soldi.
Personalmente sono molto entusiasta; qualche processo, qualche numero, un pò di tecnica dei Tokamak sono di mia conoscenza.
E speravo davvero di poter vedere nascere il 'sole di laboratorio', perchè ritengo sia davvero l'unica speranza energetica per un futuro mondo sostentibile. I numeri dicono che tutte le fonti energetiche 'alternative' sono ad oggi, ahimè, solo palliativi.
Ultima modifica di Luca D'inverno; 09/09/2021 alle 09:52
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
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