Citazione Originariamente Scritto da Unlimited Visualizza Messaggio
Eccomi anch'io qui, ho iniziato a correre alla fine di giugno senza che prima d'allora avessi mai fatto un metro di corsa
Primo percorso a giugno appunto, poco più di 3 km in 22' circa con un male incredibile alle ginocchia e ai muscoli per due giorni.
A fine luglio dopo aver corso quel mese il sabato e la domenica con dolori alle ginocchia abbastanza invalidanti, mi sono deciso a comprare scarpe più serie e magicamente i dolori sono passati.
Comunque alla fine per farla breve, vicino a casa ho una pista di atletica aperta a tutti che misura 260 metri a giro. Facendo 16 giri sono 4.16 km, a inizio luglio li facevo in oltre 27', a metà agosto li ho fatti in 21'49" con una media di 5'15"/km.
Domenica 4 settembre ho fatto la mia prima gara, una non competitiva di 8.2 km su percorso in parte asfaltato e in parte sterrato con un po' di saliscendi (dislivello totale 139 metri, quota minima 249 m, quota massima 284 metri) chiuso in 46'47" (in realtà sarebbe un po' di meno perché ho fatto partire il cronometro al via ufficiale della corsa). Quindi una media di circa 5'35"/km.
Per di più senza alcun dolore dopo la gara e gambe perfette senza acido lattico.

Pian piano cercherò di migliorare ancora
Direi eccellente per ora
Sei nella fase in cui i secondi al chilometro si guadagnano con più facilità, ma ti auguro di guadagnarne ancora moltissimi in più, sempre se la cosa ti soddisfa.


Eh, le scarpe...C'è un sacco di gente convinta che una scarpa valga l'altra, ma se, date alcune condizioni di partenza (vedi dopo), vuoi iniziare ad allungare la falcata e a picchiare in terra con decisione e poi farlo ancora di più mano a mano che ti alleni, allora una scarpa decente e studiata ad hoc è necessaria.

Poi possiamo pure fare filosofia sugli indigeni o sugli umani preistorici, come fanno alcuni, ma dovremmo partire da considerazioni serie e considerare quindi alcune condizioni di base di cui dicevo pocanzi:

a. il peso: la stragrande maggioranza di noi occidentali non è mai leggera a sufficienza;

b. lo stato strutturale complessivo: molti di noi non praticano sport per anni o non lo hanno praticato adeguatamente in gioventù, salvo provarci più seriamente in età avanzata, con il conseguente strascico di articolazioni non adeguate, muscolatura non reattiva, posture incongrue ecc.ecc.;

c. l'età e la sua combinazione con la prestazione ricercata: nella preistoria spesso neanche ci arrivavano a certe età, ma in ogni caso più invecchiavano più cedevano il ruolo di cacciatori/camminatori ai giovani. Noi, per dire, invece pretendiamo di correre 42 km ancora a 50-60 anni e pure abbastanza lestamente.

Date tali condizioni, la scarpa deve fare necessariamente il suo, e appunto lo fa.