Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
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always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
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Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
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Io ho fatto la vita da pendolare Cuneo-Torino tra gli anni 2013 e 2016...
Imbarazzante, da piangere.
Punto primo. I treni erano SEMPRE in ritardo. E per SEMPRE intendo SEMPRE. Non ho memoria di UN treno arrivato in orario, credo che seriamente non sia mai successo. Il treno deve arrivare alle 19:10? Arrivava alle 19:11-19:12-19:13. Lo so, qualcuno dirà che cambia poco. E invece no, perdiana, è una questione di principio. Se l'orario dice che il treno deve arrivare alle 08:05 DEVE arrivare alle 08:05, non alle 08:07/08:09 che "ma sì, dai, più o meno è in orario". No, cacchio, non va bene. Se l'orario dice una cosa allora deve essere quella, punto e basta. Non riesci a garantire il tempo di percorrenza? Cambia gli orari, metti orario di arrivo 08:07.
Punto secondo. Temperatura dei treni. In estate aria condizionata a palle con 15°/17°, una roba da gelare, mentre fuori ci sono +32°/+34°. D'estate devi portarti una bella maglia calda per farti il viaggio in treno. In inverno, con 0° fuori, stimo una temperatura interna sui +24°/+26° (a che temperatura si suda stando immobili, solo in maglietta? Ecco, quella temperatura lì).
Punto terzo. I posti. Partendo da Cuneo, chi sale a Savigliano è fottuto, non si siede più. Si fa mezz'ora in piedi, accalcato negli spazi tra un vagone e l'altro, o in piedi in mezzo ai posti a sedere.
Punto quarto. Il percorso e le soste "così". Da Fossano a Cuneo è un monorotaia rimesso a posto tra il 1946 e il 1947 dopo il secondo conflitto bellico. Mai neanche lontanamente pensato di fare un raddoppio, ma non scherziamo. Monorotaia. Se un qualsiasi treno su una qualsiasi stazione non spacca il secondo, semaforo rosso. Ci si ferma in quelle antiche stazioncine nel cuore della campagna fossanese, e si sta lì, e si aspetta. E si aspetta. E si aspetta. 2, 3, 5, 10 minuti. E poi, sorpresa sorpresa, si arriva in ritardo! Ma pensa.
Punto quinto: gli scioperi. Gli scioperi erano onnipresenti: sempre di venerdì, il secondo e l'ultimo venerdì del mese. Quelli sì, quelli erano puntuali.
Molto meglio andare in macchina.
Lou soulei nais per tuchi
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