Citazione Originariamente Scritto da Gianni78ba Visualizza Messaggio
@lothar
scusa se ti chiamo in causa ma vorrei un tuo parere.
Mi sono occupato del bonus sull'energia elettrica destinato alle imprese sul quale c'era necessariamente bisogno di confrontare le singole offerte ai consumatori finali per stabilire l'effettivo aumento del prezzo della materia energia di oltre il 30% rispetto al periodo pre covid, requisito essenziale per ottenere il credito fiscale.
Sul bonus gas ho fatto fare ad altri non mettendo naso, ma mi sono andato a cercare la normativa per il suo calcolo. Con molta fatica, in quanto, chissà perchè, rispetto ad altri crediti e bonus vari i chiarimenti per il calcolo latitano sul sito dell'agenzia entrate. A mia esplicita domanda attraverso il canale dedicato, la stessa agenzia entrate mi risponde: "Gentile contribuente, questo non è il canale adatto per rispondere al Suo quesito. La spettanza o meno del credito d'imposta e sulla base di quali prezzi deve essere verificata attraverso il sito del MISE (Ministero delle Imprese)."
Sul sito del MISE però nessun chiarimento.
Allora pongo qui il quesito:
Secondo la lettera della norma "il credito d'imposta sui consumi di gas spetta se il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al terzo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019."
La mia domanda quindi è: i valori su cui calcolare il requisito dell'incremento superiore al 30% sono i medesimi per tutte le utenze a prescindere dall'offerta al consumatore finale praticata dall'impresa fornitrice?
Perchè se così fosse...
Corretto, ne abbiamo viste di notevoli. Gasivori con prezzo fissato a valori sottoterra prepandemia che hanno ricevuto pure il bonus. Tutto alla luce del sole per fare il regalino ai soliti con i santi in paradiso.