Se ti alleni e lo rifai vedrai che la prossima volta tri esce 140
Di test di quel tipo ne ho fatti migliaia. Quando entrai ad infermieristica una ventina di anni fa a Bologna, arrivai primo al test per questo motivo, non certo perchè ero più intelligente degli altri
Se c'è la cultura generale in mezzo come fai a misurare una cosa come l'intelligenza che dovrebbe prescindere dalle informazioni che una persona ha già?
Ma anche se parliamo di logica
La puoi misurare mettendo in mano al soggetto dei rompicapo tipo cubi di rubik e facendoli risolvere. Ce ne sono di molteplici, quello base 3x3 e poi altri, più complessi, o più semplici come quello a piramide.
Ma ovviamente uno non dovrebbe mai essersi allenato a farli, per esempio a mio figlio ho insegnato a farlo. E se lo dai in mano a lui che ha fatto la terza elementare ed a un fisico nucleare con non lo ha mai visto, mio figlio lo risolve in 2 minuti di orologio, il fisico sicuramente ci mette più tempo
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economia, modelli, mercato, finanza
La misura dell'intelligenza non è cosa facile, non ci sarebbero decenni di ricerche e una quantità impressionante di letteratura in merito se lo fosse.
Tra l'altro cambia molto durante la vita, questo va considerato, anni fa riuscivo a fare calcoli a mente più in fretta perché mi esercitavo molto più spesso, però facevo un'estrema fatica a capire che le molecole sono oggetti tridimensionali, con interazioni tra le loro varie parti. Mi viene in mente anche un amico che conosce tutto il mondo delle auto giapponesi (modelli, motori, meccanica, ...), ma si perde spesso nelle strade della città in cui vive da 25 anni.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
a noi a scuola ci insegnavano a mente tutto ciò che è italiano, come gli affluenti del po, la classificazione delle alpi (marittime- cozie- graie, ecc...) i laghi, le sigle delle province, pena bacchettate nelle mani, e sarà per questo che fino alla scorsa generazione si sapeva tutto dell' italia, e comunque siena è cultura mondiale, ci manca poco che certi dettagli sul palio li sanno meglio i miei parenti americani di tanti pseudo- italiani.
E' un argomento complesso, come dice @jack9 la vera misura del QI si basa su un test complesso che tiene conto di vari ambiti, al tempo stesso il solo QI non è automaticamente indice di capacità in ogni ambito (famoso è il bias di molti scienziati che sconfinano dal loro settore per dire cose su altro sul quale hanno le conoscenze di una persona comune) e l'esperienza/cultura supera la semplice intelligenza, certo però che chi ha un QI più elevato ha maggiori capacità di eccellere in ogni ambito se è ispirato, cosa non da poco, e studia.
Su cosa poi faccia l'intelligenza si potrebbe aprire un dibattito enorme, anche sul modo in cui si sviluppa: io, magari stenterete a crederlo, fino alla quinta elementare in matematica ero una capra. Sapevo fare i calcoli, ma quando si trattava di risolvere i problemi era come se avessi il cervello vuoto (è la migliore cosa che possa dirvi). Quando iniziai le medie, infatti, mi domandavo come avrei fatto. Mio padre era bravissimo, e mi aiutava ancora in prima media e con molta fatica prendevo buoni voti. Poi, puff, pubertà in seconda media e divenni un "genio": improvvisamente capivo i problemi, visualizzavo la geometria in mente, la professoressa mi dava problemi più complessi perchè li risolvevo subito e mi annoiavo, quando sentivo una spiegazione capivo immediatamente e già applicavo i concetti. Un anno e mezzo dopo la pubertà passai persino i giochi matematici e andai alle provinciali, io che fino agli inizi della prima media mi sentivo una zucca vuota.
Da questo racconto personale posso trarre la conclusione che sicuramente c'era una componente genetica che si è innescata, per qualche ragione, con la pubertà nel mio caso, vedi mio padre. Però per il resto nulla avrei potuto se non avessi comunque speso tempo durante il liceo a studiare fisica e matematica per conto mio e con amici, mettendoci ore su ore, anche per sfida personale (motivo per cui non ho mai preso materie con matematica dentro, non avrei avuto vita perchè per me è qualcosa da risolvere, ancora oggi quando imbastisco qualche modellino di statistica meteorologica ci metto a volte ore su ore togliendolo ad altro perchè voglio capire come fare - non sempre ho tutto già pronto in testa - , e non mi arrendo anche se devo leggermi centinaia di fonti e sbatterci la testa per capire).
Siena cultura mondiale, non per offenderti, ma direi che sia troppo.
Firenze sì, per forza di cose.
Detto questo: ma quanti anni hai? Perchè nemmeno ormai quando mio padre era bambino, negli anni 60, usavano più quei metodi, e parliamo del Meridione dove immagino fossero meno sensibili a istanze innovative nell'educazione dei minori...
ed è lì che si voleva arrivare...
ma sono buono, e ti perdono...
(ovviamente scherzo)
parlo di scuola pubblica, fatta tra il 1981 ed il 1995, e in effetti, già dalle medie (1989) ho assistito a quel cambiamento (per certi versi non buono, per altri si) che contemplò il tramonto delle punizioni corporali...Detto questo: ma quanti anni hai? Perchè nemmeno ormai quando mio padre era bambino, negli anni 60, usavano più quei metodi, e parliamo del Meridione dove immagino fossero meno sensibili a istanze innovative nell'educazione dei minori...
Ultima modifica di meteopalio; 15/06/2025 alle 09:20
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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