Come tutti oramai saprete, nella seconda metÃ* del 2005 è stata varata la prima "edizione", italiana, del conto energia, sistema di incentivazione alla produzione fotovoltaica.
Il meccanismo era molto semplice (parlo solo dei privati al momento): installi un impianto fotovoltaico, fai domanda e fornisci opportuna documentazione.
Il risultato è che l'energia fv prodotta veniva incentivata (leggi pagata) ad un prezzo superiore a quello di mercato (circa 2.5-3 volte) per 20 anni.
In pratica tutta l'energia prodotta dal fv viene incentivata; in più in bolletta non si paga, ovviamente, l'energia utilizzata ma prodotta dall'impianto fv.
Insomma un incentivo vero verso la produzione di energia pulita.
E pure, per chi si può permettere il costoso impianto, un investimento vero e proprio visto che (nord Italia) un impianto viene completamente ammortizzato in 11-12 anni e il rendimento calcolato finale in termini meramente economici è dell'ordine del 5% (si parla spannometricamente; ovvio per la precisione servono i dati di ogni singolo impianto).
Ma? GiÃ* ... c'è un ma, come si intuisce dal subject.
Il decreto iniziale è stato "leggermente" modificato ..........
In che modo? Con questa piccola piccolissima aggiunta: l'energia incentivata non sarÃ* tutta quella prodotta, ma solo quella consumata sul posto.
Il resto sarÃ* pagato a prezzo di mercato.
Risultato?
1. O metti una bella "stufetta" che consumi anzi sprechi l'energia prodotta dall'impianto fv di giorno quando tu sei a lavorare, quindi becchi l'incentivo economico buttando l'energia prodotta (alla faccia della coscienza ecologica e dell'energia pulita)
2. hai coscienza ecologica e "vendi" all'ENEL (o chi per lei) l'energia pulita prodotta, ma a prezzo di mercato quindi addio incentivo e addio ammortizzazione dell'impianto nei tempi indicati sopra quindi addio investimento; in pratica poco più di quanto si poteva ottenere giÃ* prima.
Naturalmente resta invariata la possibilitÃ* di acquisire lo status di produttore e di godere dell'incentivo per ogni kwh effettivamente prodotto, ma questo significa appunto diventare produttore, quindi dotarsi di partita IVA con tutto quello che consegue; e si capisce che per il privato ciò non sia esattamente incentivante ...........
Conclusione: il primo vero passo (anche se piccolo in termini di MWp disponibili per l'incentivo) verso l'incentivo alla produzione/utilizzo di energia pulita da parte di privati se n'è andatto a fare in c..o
Evidentemente a "qualcuno" l'idea che potessero sorgere pareccchi piccoli impianti da incentivare a prezzo più alto del mercato e che abbattassero pure le bollette non deve essere stato gradito.
Con buona pace dei privati che hanno investito al "primo turno" e che ora probabilmente se lo piglieranno nel retto.
Con buona pace di tutti i parolai dell'energia pulita, dell'effetto serra, della dipendenza da petrolio.
Un'ennessimo papocchio all'italiana.
L'n-esima vergogna.
Mi si perdoni lo sfogo e alcune forzature dettate dallo schifo.
Ma questa vicenda ha tolto il coperchio alla pentola a pressione .................
C'è una sola speranza residua a cui attaccarsi.
Che la delibera finale che definisce le regole di applicazione del decreto in oggetto non è ancora uscita.
Anche se mi sembra di essere quello che spera che le GFS migliorino quando la tendenza è al peggioramento del quadro da 10 run consecutivi![]()
Dimenticavo il testo relativo alle ultime modifiche.
http://www.grtn.it/biblioteca/documenti/principaliinnovazioni.pdf
che dire....![]()
purtroppo fino a quando prevarranno forti interessi economici nessuno penserÃ* alla salvaguardia del nostro habitat
ah ma verrÃ* il giorno in cui senza altre forme di energia la civiltÃ* umana tornerÃ* all'etÃ* della pietra![]()
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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono
Goodbye TUB
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
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Questa cosa l'avevo presa in considerazione per la mia nuova casa. Problemi di sistemazione dei pannelli solari - sul tetto il costruttore stava facendo un sacco di problemi e mia moglie, in giardino, un accrocco del genere non vuole nemmeno pensarlo - ci stavano portando alla rinuncia.
Questa notizia, mi sa che ci porta alla decisione definitiva: lasciamo perdere.
Ciao
Marco Pietroni
Montemarciano An
Il fotovoltaico, allo stato attuale della tecnologia (il rendimento energetico di un pannello fotovoltaico è purtroppo bassissimo mentre il processo produttivo di un pannello è molto complesso, costoso ed inquinante), è convieniente solo in particolari applicazioni (ad esempio in siti dove non raggiunti da elettrodotti) e il fatto che convenisse (ad alcuni) era soltanto legato agli incentivi sulla rivendita dell'energia, incentivi che comunque sia, è bene precisarlo, provengono proprio dalle tasche dei cittadini!![]()
Piuttosto a fronte di questa decisione, per certi versi mica tanto sbagliata, sarebbe opportuno dare maggiori incentivi all'installazione dei pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, che hanno rendimenti molto maggiori del fotovoltaico, costano molto meno e richiedono meno manutenzione.
Putroppo non capisco come possano essere prese in considerazione dalla classe politica queste modalitÃ* di conversione dell'energia del tutto antieconomiche....
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