Hamas pur essendo un'organizzazione sunnita (di fatto una delle tante filiazioni dei "Fratelli musulmani") è in una fase critica della sua esistenza, da un lato gode ancora di un ampio sostegno popolare a Ghaza, dall'altro la lentissima ma progressiva normalizzazione delle relazioni tra Israele, Arabia Saudita ed Emirati la sta isolando politicamente ed economicamente, per cui quella con l'Iran è una sorta di alleanza obbligatoria. Per l'Iran garantirsi la collaborazione stetta di Hamas è vantaggioso, dal momento che l'Iran dell'ayatollah Kamenei aspira a succedere ai sauditi (e ai wahabiti-salafiti arabi) nella guida dell'Islamismo politico internazionale, superando temporaneamente la divisione tra sciismo e sunnismo in nome della comune battaglia contro i "sionisti" e i loro alleati occidentali. Battaglia identitaria per definizione. Questa non è una guerra rivolta solo contro Israele, ma contro Mohammed bin Salman, contro il clan al-Saud, contro la Turchia di Erdogan e contro gli USA, gli occidentali e contro tutti soggetti che, nel quadro di un tentativo di pacificazione del Medioriente, hanno deciso di appoggiare la monarchia saudita, tappandosi occhi, naso e orecchie sul quanto sia sanguinario e velleitario il "riformismo" di MbS...
Ultima modifica di galinsog@@; 08/10/2023 alle 17:34
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