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Re: Guerra in Medio Oriente
Io mi limito ad osservare come la natura "non simmetrica" degli accordi di Oslo del 1993 abbia avuto due effetti perversi:
1. 30 anni fa Israele accettò condizioni concrete e politicamente penalizzanti e destabilizzanti (le stesse che costarono la vita a Itzhak Rabin appena due anni dopo) in cambio di impegni da parte di Yasser Arafat e dell'OLP che furono poco più che promesse.
2. il successivo totale fallimento della trattativa tra Israele e ANP, dovuto sia a una serie di richieste francamente inaccettabili su una serie di questioni esistenziali per Israele, ad esempio lo status degli arabi palestinesi che nel 1948 furono costretti ad abbandonare il neonato Stato d'Israele e soprattutto quello dei loro discendenti o anche la giurisdizione su Gerusalemme. Vorrei ricordare a tutti che Yasser Arafat, durante il vertice di Camp David (2000) rifiutò la proposta israeliana di una sovranità congiunta su Gerusalemme con designazione della parte orientale della città come capitale del nascente Stato di Palestina e, cosa molto più grave, si rifiutò di fare controproposte agli israeliani, e all'epoca né l'ANP, né l'OLP, né Arafat avevano concorrenti "a destra", ossia negli wahabiti di Hamas e nei filoiraniani di Ezbollah. Non a caso quell'accordo sancì la fine politica del governo laburista di Ehud Barak, che si era proposto di rilanciare il dialogo e òa successiva sconfitta dei Laburisti alle elezioni, inaugurando una lunghissima teoria di governi di destra.
Il prodotto della mancata attuazione degli accordi di Oslo e il fallimento del vertice di Camp David ebbe come risultato quello di congelare il processo che doveva portare a uno stato palestinese (e che doveva svolgersi in 5 anni). In pratica l'unica cosa che quegli accordi e quell'incontro hanno prodotto è stata una dinamica di potere, interna all'ANP, che ha portato all'instaurazione di una cleptocrazia autoritaria e poi al suo disconoscimento (politico) da parte della maggior parte dei palestinesi. Bene su tutto questo Hamas ha fondato il suo sostegno in Gaza...ma la colpa di questo è solo israeliana o è (come minimo) equamente ripartita tra governi israeliani e ANP? E se è così quando la maggioranza non solo dei cittadini di Gaza e della Cisgiordania, ma perfino la maggior parte dei militanti di al-Fath, chiede il disconoscimento dell'unica cosa sopravvissuta dai tempi di Oslo (il principio dei "Due popoli e due stati") secondo voi dove va a parare? Se non verso una deriva militare e terroristica?
Ultima modifica di galinsog@@; 21/10/2023 alle 07:49
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