... si comincia a capire perché chi si occupa di fauna ha da sempre avuto dubbi sulla veridicitÃ* delle ipotesi fatte fin'ora.

http://news.independent.co.uk/environment/article347790.ece

Non conosco bene l'inglese ma mi sembra che quella che segue sia la traduzione sufficientemente corretta.

"scienziati dissidenti accettano che l'Influenza Aviaria sia partita da uccelli selvatici, ma che si sia sviluppata nelle condizioni affollate degli allevamenti industriali in Asia. Una ricerca pubblicata nel bollettino ufficiale della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti accusa il commercio del pollame per aver diffuso l'Influenza Aviaria dalla Cina al Vietnam. Birdlife aggiunge che il virus si è diffuso in Russia durante l'estate, e anche se si è data al colpa agli uccelli migratori, questi erano innocenti in quanto in estate sono inabili al volo poichè vanno soggetti alla muta del piumaggio. Inoltre Birdlife sottolinea che il contagio in Nigeria è avvenuto in un allevamento industriale lontano dalle rotte migratorie. Secondo un report di "Grain", un gruppo di pressione sull'agricoltura, gli allevamenti industriali ed il commercio internazionale di pollame sono chiaramente responsabili per la diffusione dell'Infuenza Aviaria, e gli uccelli selvatici sono stati ingiustamente accusati della diffusione del contagio. Il virus H5N1 si è sviluppato all'interno di allevamenti intenzivi di pollame in Asia ed ha proliferato attraverso le esportazioni di pollame vivo e con l'utilizzo di letame di pollo usato come fertilizzante. Qudesto report di Grain è stato pubblicato dopo l'annuncio che il virus è stato trovato in un allevamento di tacchini in Francia. Sebbene l'allevamento sia situato vicino a dove sono state trovate due anatre infette, tutti i suoi 11.000 tacchini erano tenuti strettamente al chiuso senza poter avere contatto con gli uccelli selvatici."


Altra notizia che circola fra i BW è che il virus H5N1, quando ancora le notizie lo davano solo in Cina, era giÃ* stato trovato in allevamenti sull'isola tedesca di Rugen.

Ciao