Siamo veramente dei provinciali

[roby4061]

Veramente squallidi, invece, sono alcuni servizi in cui dedicano 3 minuti ad un cane che ha partorito 10 cuccioli o ad un canguro che si laurea in giurisprudenza. In questo, Studio Aperto e talvolta TG5 sono eccezionali.

o a berlusconi che si è fatto il lifting

o a prodi che mangia la mortadella

o ancor peggio 15 minuti di TG per sapeer come sta la caviglia di totti o perchè aveva gli scarpini stretti, e allora per stizza ha sputato in faccia a un danese

[Jadan]

Immagino che quando arriva un qualsiasi presidente di una qualsivoglia nazione di questo pianeta a trovare il sig. Bush, gli americani ritengano questo un gesto dovuto da parte di una misconosciuta piccola nazione comunque poco influente ma anzi influenzata nei confronti dell'uomo più potente della terra.

Più o meno. Con la differenza che parlavo degli italiani. Il tuo discorso è vero, ma è rigirato che mette in luce il nostro provincialismo, ovvero (parafrasandoti) "l'essere una piccola e misconosciuta nazione che ritiene epocale un gesto dovuto". Non sono, insomma, gli americani nel torto (o forse lo sono, ma non è questo il punto) a considerare dovuta e scontata la cosa, siamo noi che la consiederiamo epocale.

L'unico presidente che potrebbe un giorno guardare negli occhi Bush mi pare al momento quello cinese. Ho assistito all'elezione del presidente di una enorme "conference" marittima (70% del traffico mondiale per nave in una unica associazione ! ) del primo cinese della storia dopo un secolo di americani ed inglesi. Ho colto, e con me molti altri presenti, una smorfia malcelata da parte del delegato USA.

Vent'anni fa il pericolo era giapponese. Uscirono miriadi di libri che parlavano di come qualmente il Giappone si sarebbe comprato l'intera economia USA. Poi, passati 20 anni, la cosa si è ridimensionata. Adesso tocca ai cinesi. Forse è la volta buona, ma forse il mix di economia in crescita e sistema politico ferreo che tiene irrigimentati 1.300 milioni di persone un giorno avrÃ* il fiatone. Vedremo. Di sicuro, che sia Giappone o sia Cina, l'Asia è (ri)entrata nella storia mondiale. Qualunque cosa succeda in futuro da questo dato non si potrÃ* prescindere. In fondo, a guardare le cose in prospettiva storica, la parentesi di sudditanza asiatica, durata dal 1600 al 2000 è roba di "soli" 4 secoli, nell'ambito di una storia umana che ha sempre visto l'Asia protagonista.

Un gigante ha riposato quattrocento anni, si è appena destato, e si sta stiracchiando.

[fedex]

Bush says U.S. 'strongly condemns' bombing of holy sites
WASHINGTON (CNN) -- President Bush on Tuesday said the United States "strongly condemns" the bombing of holy sites, referring to last week's attack on a major Shiite shrine in Iraq.
"Obviously there are some who are trying to sow the seeds of sectarian violence," Bush said after a meeting with Italian Prime Minister Silvio Berlusconi in the Oval Office.
"They destroy in order to create chaos. And now the people of Iraq and their leaders must make a choice: The choice is chaos or unity, the choice is a free society or a society dictated by evil people who would kill innocents," the president added. (Posted 10:35 a.m.)

[inocs]

BERLUSCONI IN USA: SPECIALE TG5 CON DIRETTA DA CONGRESSO
ROSSELLA, INTERVENTO ISTITUZIONALE,ANCHE OPPOSIZIONE A DIBATTITO
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Il Tg5 seguira' oggi in diretta
l'intervento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al
Congresso Usa con uno speciale di circa un'ora che andra' in onda su Canale 5 dalle 16,50.
Curato dal vicedirettore della testata Lamberto Sposini e
condotto dal caporedattore degli Esteri Luca Rigoni, lo speciale sara' introdotto da Bambi Parodi, inviata a Washington.
All'intervento del premier, che durera' una ventina di minuti, seguira' un dibattito altrettanto lungo al quale parteciperanno il ministro della Difesa Antonio Martino; Umberto Ranieri (Ds) vicepresidente della commissione Esteri della Camera; l'ex ambasciatore italiano a Washington Sergio Vento e il corrispondente in Italia del Wall Street Journal Cahn.
Alla domanda su possibili polemiche in materia di par
condicio, il direttore del Tg5 Carlo Rossella spiega che quello di Berlusconi al Congresso ''e' un intervento di carattere istituzionale del presidente del Consiglio, che la tv di qualunque Paese avrebbe trasmesso in una situazione analoga e che il Tg5 si e' garantito la possibilita' di mandare in onda.
La par condicio - sottolinea ancora il direttore - e' garantita
dalla partecipazione al dibattito di un illustrissimo esponente del centrosinistra come Ranieri, esperto di politica internazionale, americana e di relazioni euroatlantiche, e da opinioni internazionali non governative come quelle del corrispondente del Wall Street Journal, giornale noto per la sua indipendenza di giudizio, e quelle dell'ambasciatore Vento, diplomatico di chiara fama che e' stato anche consigliere di Giuliano Amato''.