***Originariamente Scritto da Elena
Grazie!
nello scrivere la mia preoccupazione principale era "urtare" la tua sensibilitÃ*![]()
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Certamente l'impatto visivo delle modificazioni fatte sul ghiacciaio non è piacevole, ma è importante non esagerare. L'apparato glaciale, pur ridotto e smagrito, ha le sue risorse e riesce ad assorbire queste ferite in breve tempo, sia perchè il ghiaccio si muove, sia perchè gli apporti nevosi della stagione di accumulo cancellano ogni traccia. E mi sembra che quest'inverno la neve sia caduta ed altra probabilmente ne cadrÃ* in primavera.
Durante la I Guerra Mondiale sono state scavate nei ghiacciai gallerie lunghe chilometri. Avevano però un problema: tendevano a deformarsi ed a chiudersi in breve tempo e dovevano avere una continua manutenzione, soprattutto se erano scavate nel nevato. Con l'esperienza si scoprì che le più sicure erano quelle scavate a monte della crepaccia terminale. Il ghiacciaio ha le sue risorse e sa difendersi bene...
Spero solo che il sopralluogo non si svolga utilizzando mezzi aerei a pale rotanti per non aggiungere inquinamento acustico ed atmosferico.
Saluti, Guido
Caro Guido,Originariamente Scritto da guid49
cancellare solchi di 3 metri nel firn pluriennale non è cosa così banale purtroppo...
per quanto riguarda le gallerie nei ghiacciai della prima guerra mondiale...il caso è abbastanza differente:
1) la potenza e le velocitÃ* di flusso dei ghiacciai nel 1917 non sono paragonabili a quelle attuali. Come ben sai al tempo i ghiacciai stavano vivendo la penultima piccola avanzata prima dello sfacelo attuale. Gli anni della guerra, tra l'altro, sono stati eccezionalmente nevosi e quindi in grado di cicatrizzare velocemente le ferite superficiali. Cosa che non può accadere al giorno d'oggi fra i 2600 ed il 3200m con le modeste nevicate degli ultimi anni (escluso il 2000-2001 of course)
2) l'interfaccia ghiaccio-neve, ghiaccio-firn è quella che interagisce con l'atmosfera e ne è più pesantemente condizionata.
quello che andrÃ* appurato è se il ghiacciaio ha subito un danno dall'opera fatta ed in quanto tempo è rimarginabile .
per quanto riguarda i mezzi meccanici, sicruamente non partirò da casa in bicicletta ma sicuramente preferisco fare un bel giro sul ghiacciaio con mezzi leali
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osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
A chi fosse interessato all'argomento segnalo: "Guerra sulle vette" di Luciano Viazzi, ed. Mursia pagg. 146 - 149, reperibile facilmente nelle biblioteche.Originariamente Scritto da Ricky nibi
A Ricky, nell'attesa delle notizie tecniche, auguro buon lavoro!
Saluti, Guido![]()
Originariamente Scritto da giorgio1940
Caro Giorgio
veramente mi stupisco di queste tue parole, e non riesco proprio a capire come un amante della montagna come te possa difendere se non approvare operazioni come quella in oggetto.
1) nel caso in oggetto non stiamo parlando di strisce superficiali ma di solchi profondi più di 3 metri nella neve residua e nel firn pluriennale. Il fatto che le strisce possano resistere di più all'abalzione grazie al loro miglior albedo è una magra consolazione.
2) il percorso, da quanto vedo non è stato scelto per minimizzare il danno ma per una pura questione pratica. Il pendio devastato (perchè più devastato di così non si può) era l'unico che presentasse sufficiente materiale "tenero" per poterci costruire una strada. Si fossero spostati più lateralmente avrebbero dovuto fresare il ghiaccio di ghiacciaio...mi vien da pensare che non l'abbiano fatto solo perchè sarebbero ancora su oggi, non per motivi ambientali.
non ho capito la questione delle spaccature del ghiaccio...quali spaccature? è stato inciso un pendio omogeneo di nevato non una seraccata![]()
sul fatto del "temporaneo" e del minimamewnte ho i miei dubbi. 3 metri e passa di nevato non sono una nevicata invernale e neppure un anno di nevicate e, come ti ho detto, non hanno rotto troppo le scatole al ghiaccio solo perchè avrebbero impiegato più tempo.
Se la strada è stata costruita in modo tanto razionale e minimizzando gli impatti mi spieghi perchè cosa sono tutti quei gradini fra un tornante e l'altro? quelle stradine senza uscita che tagliano il pendio?
mi piacerebbe poi sapere dov'è finita tutta la neve ed il firn asportati per costruire l'opera.
3) scusami ma questa per me è assurda... cosa c'entra la messa in sicurezza di una funivia con un lo sfregiamento del ghiacciaio? noi stiamo parlando della strada sul ghiacciaio non certo del cambio delle funi !!
non puoi chiamare una strada: messa in sicurezza! il fine giustifica i mezzi?![]()
nessuno qui vuole mettere in pericolo la vita dei turisti, il cambio di una fune è un intervento necessario e nessuno vuole negarlo. Certo l'operazione si poteva fare in altro modo, come del resto è stato fatto da quando sono stati bloccati i lavori sul ghiacciaio.
mi dispiace ma la storia del "terrorismo ambientale" è un disco rotto. Qui l'unica cosa che fa' terrore è l'ignoranza e la stupiditÃ* della gestione del nostro territorio![]()
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appena passo dalla Mursia lo prendoOriginariamente Scritto da guid49
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grazie Guido
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