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Riflettere
La veritÃ* ti fa male lo so Forza Italia grida allo scandalo per un'affermazione di Violante che sfiora l'ovvio: vicino a Berlusconi c'era "un giro di mafia". Embé? Il presidente del Consiglio parla di "emergenza democratica". E un brivido corre lungo la schiena. Leggetevi cosa scrive The Guardian di Diario
Ma che cosa stanno dicendo? Un ragazzino a Genova urla a Berlusconi "Viva Mangano!" e lui gli dÃ* del ********. La mattina successiva, parlando a Radio Radicale e rispondendo a una domanda, Luciano Violante dice: "E' vero, ha ragione, Mangano era lo stalliere mafioso che lui si mise in casa su richiesta di Dell'Utri, c'è un giro di mafia vicino a lui... quindi è evidente che il ragazzo ha toccato i nervi scoperti del Presidente del Consiglio" (ascolta). Forza Italia insorge. Bondi parla di "indegnitÃ* politica e morale di Luciano Violante" ed Elio Vito sostiene: "Ancora una volta la volgaritÃ* e la menzogna contraddistinguono le dichiarazioni di Violante. Ora sappiamo chi vuole avvelenare la campagna elettorale e alimentare lo scontro".
La presenza di Mangano in casa Berlusconi è dimostrata e ammessa perfino dal padrone di casa. Il giudizio su quella presenza l'ha espresso la Corte di Palermo condannando in primo grado Marcello Dell'Utri a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa. La storia è questa. L'abbiamo raccontata mille volte (per esempio qui e qui, ma anche qui, qui, qui, qui, qui e qui).
Se leggere non vi piace, trovate tutta la storia nei dettagli nel film Quando c'era Silvio) che oltre alla vicenda dello stalliere e dei suoi rapporti con Berlusconi, contiene due clamorose interviste a Paolo Borsellino e al pubblico ministero Antonio Ingroia che afferma apertamente che il partito di Forza Italia è nato anche su impulso di Cosa nostra. Insomma, che nel giro di Berlusconi ci siano stati dei mafiosi è un modo gentile di dire che i rapporti tra il braccio destro dell'attuale presidente del Consiglio e la mafia sono accertati, interessati e non casuali. Evidentemente, non possono essere ricordati.
Mentre questa surreale polemica impazza, l'Incontenibile ha parlato, riferendosi alla sinistra, di "emergenza democratica". Detto a poche settimane dall'accusa alla sinistra di brogli (nel prossimo numero di Diario si racconta una storia particolari molto inquietanti sul prossimo voto), l'affermazione suona gravissima e molto minacciosa. Non è davvero più il tempo di sorridere.
Questi sono alcuni estratti di un articolo dell'inglese The Guardian del 16 marzo 2006 (è stato segnalato e tradotto dal gruppo milanese: La fabbrichetta):
"Berlusconi è il fenomeno politico più pericoloso in Europa. Rappresenta la minaccia più seria alla democrazia in Europa occidentale dal 1945. Potrebbe essere oggetto di discussione se sia distante dalla destra quale rappresentata da figure apertamente razziste e xenofobe come Jean-Marie-Marie Le Pen e Jörg Haider, ma queste sono figure relativamente secondarie sulla scena politica europea. Berlusconi no. Durante i suoi due mandati governativi si è registrata un’erosione molto seria della qualitÃ* della democrazia italiana e del livello della vita pubblica".
(...)
"Il collegamento fra Berlusconi e fascismo italiano non è difficile da decifrare. In generale ci si aspetta che il fascismo si ripresenti nelle sue vecchie forme; ma non è questo il pericolo principale. Ciò che dovremmo davvero temere è il riapparire del fascismo in una nuova forma, che rispecchi i nuovi termini globali, economici e culturali del nostro tempo, ridisegnato sulle tradizioni nazionali. Berlusconi è precisamente una figura di questo tipo. Disprezza la democrazia, e non perde occasione per minarla, distorcerla ed abusarne. Non ha rispetto per i pilastri indipendenti delle istituzioni, e così accusa i giudici di essere burattini dell'opposizione e li descrive come 'comunisti'. Con le sue aggressioni indiscriminate contro chiunque ostacoli il suo potere ed il suo arricchimento personale, ha avvelenato la vita pubblica italiana. Si pone in diretta discendenza da Mussolini".
(...)
"Ma Berlusconi diventa pericoloso se messo con le spalle al muro. Ha rapporti con i lati oscuri della vita politica italiana. Il suo partito, Forza Italia, lavora instancabilmente per assicurarsi l’ereditÃ* del voto della mafia che fu della Democrazia Cristiana. I suoi emissari finanziari hanno abusato e deturpato la vita politica italiana. Considera la legge una cosa malleabile, negoziabile e corruttibile. Proprio lui che frequenta il diavolo dovrebbero invitare a trarne le conseguenze. Il problema è che Blair ed il New Labour Party non hanno capito che Berlusconi è il diavolo. Invece lo hanno visto come un amico ed alleato".
Ognuno è libero di pensarla come meglio crede. Riflettete.
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