
Originariamente Scritto da
meteobuccellato-LU
Nessuno Giorgio vuole i cattolici "chiusi in sacrestia a dire le preghierine". Ci mancherebbe altro.
Nessuno vuole che non rompano nel sociale, ma non mi sembra nemmeno giusto che quello che è peccato per una religione si pretenda che diventi un reato per lo Stato.
Ti faccio un esempio. Prendiamo il caso dei PACS, che a mio avviso altro non sono che un semplice riconoscimento di una situazione giÃ* esistente. Una sorta di riconoscimento "ufficiale" di una cosa giÃ* esistente di fatto.
Ma la legge non obbliga nessuno a stipulare un PACS, se una persona vuole sposarsi in chiesa lo può fare. Quindi individualmente un cattolico può operare come meglio crede e non mi pare giusto che voglia estendere a livello legislativo la sua concezione del mondo.
Altri esempi analoghi si potrebbero fare per tanti altri temi.
E poi come ti dicevo non mi piacciono prorpio i "cattolici da sagrestia", come dici te. E non capisco nemmeno cosa c'entri questa tua risposta al mio messaggio.
Tra i grandi personaggi del XX° secolo che ho sempre ammirato ci sono tantissimi cattolici italiani che tutto erano meno che cattolici di sacrestia.
- Il grande GIORGIO LA PIRA, un vero e proprio profeta, che ha iniziato il dialogo con l'Islam giÃ* 50 anni fa;
- come giÃ* detto GIOVANNI XXIII°;
- DON LORENZO MILANI, che fu spedito dai piani alti della Chiesa a Barbiana, un piccolo paesino sull'Appennino e lì seppe dare dignitÃ* agli ultimissimi della societÃ*. Se non lo hai letto ti consiglio il suo libro "L'obbedienza non è più una virtù";
- PADRE ERNESTO BALDUCCI;
ecc, ecc, ecc,
E poi trovo offensivo questo tuo continuo giudicare su cosa è buono e cosa è cattivo, su cosa deve o non deve fare un cattolico, ecc. Mi paiono discorso pre Concilio Vaticano II°...sempre con questa mania di giudicare tutto e tutti!
I cattolici, come qualunque altro cittadino, sono adulti e sapranno giudicare seconde coscienza ciò che è giusto e ciò che non è giusto!
W il relativismo.

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