......a parte che tassare gl'investimenti in borsa vuol dire tassare gl'investimenti nelle imprese, ma io mi chiedo, ok sono d'accordo sul tassare i guadagni di borsa ma le perdite?
Io faccio trading, investo 10000 euro su un titolo A, lo vendo e guadagno un 10%, me lo tassano al 20% quindi il 2% (200 euro) del mio guadagno va allo stato. Poi investo 10000 euro su un titolo B, va male, rimetto il 10%.......in teoria sarebbe giusto che lo stato mi restituisca il 20% delle perdite?![]()
Secondo me invece di tassare gl'investitori, chi rischia ed immette soldi nelle aziende, sarebbe più giusto evitare che aziende ancora per gran parte statali vedi ENEL od ENI possano far guadagni stratosferici sulle bollette degl'italiani.
Evitare che aziende come la FIAT statalizzino le crisi e poi privatizzino i guadagni.
Poi un'altra cosa che non capisco, gl'imprenditori italiani piangono o così dicono, ma com'è che negli ultimi mesi la stragrande maggioranza delle aziende quotate in borsa hanno buoni od ottimi utili e qualcuna raddoppia pure i dividendi?![]()
Ciao![]()
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
il discorso dei leader dell'unione,a mio avviso,è quello di uniformare la tassazione...
Discorso privo di fondamento. Te lo vedi lo Stato che incentiva le perdite?Originariamente Scritto da tifernate
Le aziende che vanno bene sono quelle dei settori bancari, dei servizi e dell'energia. Queste aziende hanno fatto soldi con azioni illegali (BPI, BNL, Capitalia), connivenze con la politica e assenza di concorrenza (una sorta di "neo cartellismo", se così lo possiamo chiamare).Originariamente Scritto da tifernate
Le aziende italiane in utile che competono nel mondo a paritÃ* di regole sono davvero delle mosche bianche.
#NousAvonsDéjàGagné
Non sempre Tife. Oggi ormai il mercato finanziario si è (quasi) totalmente staccato dall'economia reale.Originariamente Scritto da tifernate
E non solo a livello italiano, ma anche mondiale, basti pensare che i 3/4 del traffico monetario internazionale ormai non sono più legati all'economia reale, quanto alle transazioni e speculazioni finanziarie.
Hai fatto giustamente l'esempio dell'ENEL (mi pare per il 35% del Ministero del Tesoro, il resto a piccoli azionisti e buona parte in mano ai fondi pensione USA), e leggevo proprio l'altro giorno che le aziende a partecipazione pubblica sono quelle - a livello italiano - che sono riuscite a chiudere con utili.
Comunque non sono un grandissimo esperto in economia (per usare un eufemismo), quindi se le ho sparate scusatemi.
Ne approfitto per fare una domanda: non so se vi ricordate la proposta riguardante la Tobin Tax, la tassa proposta dal premio nobel per l'economia James Tobin, riguardante la tassazione delle gigantesche speculazioni finanziarie.
Che fine ha fatto? E' una misura che può essere considerata come un primo, ma importante passo verso una riforma globale del sistema finanziario internazionale. Si trattava, se non sbaglio, di un prelievo limitato, pari allo 0,1 -0,5% da applicare a tutte le transazioni valutarie. Il gettito doveva creare un fondo da gestire per le varie emergenze internazionali.
Mi ricordo che fu un grande cavallo di battaglia del movimento e di diversi partiti di sinistra. Mi sembrava una buona proposta.
Sapete che fine ha fatto? Se ne parla nel programma dell'Unione?
ciao e scusate la divagazione![]()
nicola
Guarda che nella legislazione fiscale italiana è ammesso il riporto delle perdite anche per i soggetti privati.Originariamente Scritto da tifernate
se non ricordo male hai 4 anni di tempo (o 5) per poter ammortizzare le perdite. Significa che se hai avuto il 10 % di perdita ora e poi hai il 25 % di guadagno puoi scalare dalla plus valenza la minus che hai avuto negli anni precedenti.Originariamente Scritto da tifernate
mah, questa domanda bisognerebbe girarla agli imprenditoriOriginariamente Scritto da tifernate
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you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Sicuro che un cittadino privato possa reincassare (in pari percentuale in riferimento alla tassazione vigente dei capital gain) le perdite avute in investimenti azionari? Sta cosa non la sapevo.Originariamente Scritto da Assioma
Ciao
Citta' di Castello(PG):
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Certo che è così. Se hai avuto delle peridite hai il calcolo in automatico obbligatorio da parte dell'intermedirio del credito d'imposta riportabile e scalabile da future plusvalenze. Se dopo 4 anni sei così babbione (come me) che non hai ancora recuperato le perdite, allora le perdi davvero.Originariamente Scritto da tifernate
L'essenza dell'uomo ha la forma di una domanda. (K. Heidegger)
mi correggo e mi scusoOriginariamente Scritto da Fabio68
:
in realta non bisogna prendere in considerazione le percentuali ma l'importo della plusvalenza e minusvalenza;
significa che se ho adesso una plusvalenza (guadagno) di 1000 ¤ ma fino a 4 anni fa ho avuto una minusvalenza (perdita) di 400 ¤, dovrò pagare l'imposta su 1000 - 400 = 600 ¤
Citare le percentuali non ha mai alcun significato.
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
L'andamento del mercato azionario non è necessariamento un gemello siamese della salute aziendale, anche se in condizioni normali dovrebbe esserlo.Originariamente Scritto da tifernate
Ricordo che qualche tempo fa una tal Tiscali poche settimane dopo la quotazione capitalizzava più di Fiat .......
Io invece sarei curioso di vedere, 2 "nomi" a caso, quanto i comparti bancari e assicurativi hanno pesato sull'incremento degli indici.
A margine: veniamo da qualche anno di depressione borsistica; un rimbalzo sostanzioso era da attendersi, specie sui mercati più depressi.
E poi l'economia mondiale tira, quindi le borse si muovono non dicono all'unisono, ma quasi.
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