E' interessante vedere come la politica sia cambiata.

Una volta si mettevano tanti manifesti in quei riquadri numerati e controllati. Adesso sono mezzi vuoti.
Il politico si presentava e diceva votate me perchè io farò questo.
Ora semplicemente i politici arrivano e dicono o votate me perchè con gli altri ci sarÃ* fame e carestia o votate me perchè dobbiamo levarcelo dalle pa*le.

Di programmi nulla. A parte argomenti easy come tasse. E' brutto vedere come la gente riduca la politica ad una sola cosa: tasse. A proposito, ma Berlusconi cinque anni fa non aveva promesso di rimuovere l'IRAP?
Oppure abbiamo anche altri argomenti facili facili come i PACS, la Chiesa e le quote rosa.
Certo, son problemi da non sminuire assolutamente, sono nodi da risolvere e pareri da conciliare.

Ma non si parla dei nodi strutturali dello stato. Non si parla di industria. Non si parla di ricerca. Non si parla di infrastrutture. Non si parla seriamente di economia.
Purtroppo ci stiamo avvitando in una spirale. La colpa è un po' di tutti. Un ricercatore italiano molto famoso è stato scartato da una universitÃ* perchè c'era un raccomandato che ha preso il suo posto. E' stato preso a scatola chiusa da una azienda americana e ha permesso a questa un risparmio di 900mila dollari in sei mesi. Ad una ricercatrice italiana hanno dato 4 milioni di dollari per fare ricerche sulla dispersione di elettricitÃ*. I ricercatori italiani scappano.

In questa Italia non ci sono prospettive, ci capotteremo travolti dal problema energetico, dalla mancanza di ricerca e dalla mancanza di una economia forte.

I problemi ormai sono cronici e non c'è volontÃ* di cambiare l'andazzo, chiunque andrÃ* su non porterÃ* a sensibili miglioramenti

Parole buttate al vento?

Forse.

Voi cosa ne pensate?