bella notizia!!!!
Chiedo a chi ne sa più di me: quanto ci vuole per fare l'analisi del DNA?
Ciao
Marco Pietroni
Montemarciano An
Le forze dell'ordine hanno fatto irruzione e trovatisi davanti al presunto Provenzano gli hanno chiesto:"Sei tu bernardo Provenzano?" e lui ha aperto le braccia come dire si sono io!
E se avesse risposto:"No, ma cosa state dicendo c'è un errore!" avrebbero tolto il disturbo scusandosi per avergli rotto la porta?![]()
ottimo!![]()
gia' ce lo stavamo chiedendo prima tra colleghi,vediamo quanto ci azzecca l'identikit "invecchiato" dalla polizia scientificaOriginariamente Scritto da paolo zamparutti
Ultima modifica di albe79; 11/04/2006 alle 14:30
Quando ami per davvero, non ti basterà il futuro
Vuoi soltanto avere lei che vale più dell’oro nero
Vuoi svegliarti la mattina e vederla riposare
Per avere la certezza che non se ne vuole andare
Ecco le prime foto.....in fondo non è molto diverso dalle elaborazioni che erano state fatte....
http://notizie.virgilio.it/gallery/p...?pmk=nothpgall
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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Credo che sia quello di sotto. Quello con la camicia a quadri forse è il padrone del casolare che è stato arrestato con lui.Originariamente Scritto da Blizzard
Qualcosa però stava muovendosi, era nell'aria. Il suo avvocato aveva rilasciato un'intervista una decina di giorni fa nalla quale sosteneva che Provenzano era morto. E, soprattutto c'era una frase (che ricordo a memoria) nella quela definiva la mafia un'organizzazione potente e terribile. Il che è vero, ma generalmente la difesa di questi boss è sempre stata improntata al chi la conosce la mafia, la mafia l'inventate voi, la mafia è al nord e altre amenitÃ* consimili.
;Mi ero chiesto quale fosse il messaggio. Forse una cosa del tipo "lasciatelo morire in pace sennò scatena il putiferio? Fate finta che sia morto?". Non so. Fatto sta che dopo dieci giorni la cattura. Sentivano che il cerchio si stava chiudendo?
Bah, con la Mafia si capisce sempre tutto dopo. Comunque Vigna parla di possibili ritorsioni sanguinose. Anche perché, a noi del pubblico, a questo punto non è dato sapere chi prenderÃ* ilposto di Provenzano. Prima c'era Liggio, poi Riina, poi Bagarella, poi Provenzano. E questi erano tutti conosciuti anche prima che finissero dentro. I corleonesi storici sono tutti dentro. Chi tiene ora le redini della Mafia? E i corelonesi rimasti, o i loro alleati, accettaranno una diminuzione o scateneranno una guerra come la scatenarono i corleonesi 20 anni fa contro la mafia dei Badalamenti e dei Buscetta?
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Catturato l'imprendibile Provenzano
La folla inferocita:"Sei un bastardo"
"Era coperto da politici e imprenditori"
Se ne sono accorti ora.
W l'Italia.
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Un tempo, diciamo prima della droga, prima degli anni '70, la Mafia era comandata da Palermo o dai comuni limitrofi. Era la vecchia mafia, quella delgi appalti, delle tangenti, dei pizzi. Poi a Corleone, centro della montagna, all'interno di Monreale qualcosa cominciò a muoversi. Un gruppo di mafiosi pezzenti e straccioni, seguagi di Luciano Liggio, capoclan degli straccioni, a poco a poco cominciò a scendere a valle. Erano giovani, erano spietati: sparavano bene (Provenzano? Spara come un dio ma ha un cervello da gallina, diceva Liggio). E avevano capito bene la droga. Se con appalti fai il 10% con la droga fai il 1000%. LA Sicilia diventa la raffineria dell'Europa. Girano soldi come mai successo. Gli straccioni, i fetenti, i provinciali muovono guerra alle cosche metropolitane di Palermo. Siamo al'inizio degli anni'80.Originariamente Scritto da Buros
Guerra di mafia. Essendo ormai Liggio in carcere a capo dei Corelonesi stanno i luogotenenti. Innanzitutto Riina, poi Bagarella, il cognato, poi Provenzano, il sodale di sempre. Tutti di Corleone, tutti amici dall'asilo.
Vincono i Corleonesi. La vecchia mafia è spazzata via Don Tano Badalamenti (il Tano seduto di Peppino Impastato) fugge in America. Don Tommasino Buscetta si pente. A poco a poco i vecchi boss vengono falcidiati dai kalashnikov dei fetenti. I Corleonesi hanno vinto. Sono un clan molto unito, strettamente
Questa è la risposta alla tua domanda: Riina era il capo dei Liggio boys. Ma lui, Bagarella e Provenzano erano un tutt'uno: l'ereditÃ* di Riina è passata a Provenzano.
La domanda è: e ora? I Liggio Boys sono in carcere. Chi riempirÃ* il vuoto?
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
da tgcom:Originariamente Scritto da Jadan
Mafia:due successori per Provenzano
Messina Denaro e Lo Piccolo al vertice
Catturato il boss dei boss Bernardo Provenzano, al vertice di Cosa Nostra si apre ora la lotta per la successione. Due nomi su tutti sono quelli più accreditati per prendere il posto di Provenzano: Matteo Messina Denaro, della mafia trapanese, e Salvatore Lo Piccolo, della borgata palermitana di San Lorenzo. Entrambi sono latitanti e con Provenzano hanno formato negli ultimi anni una sorta di direttorio.
E' proprio grazie a loro due che Provenzano era riuscito a ricucire gli antichi strappi tra le cosche ritrovando così forza e compattezza, cambiando oltretutto strategia: basta bombe e sangue e ricerca del consenso sociale per cercare di fare al meglio affari.
Matteo Messina Denaro, 46 anni, è ricercato per associazione mafiosa, strage e omicidio. Ci sarebbe lui dietro le stragi del 1993 a Firenze e Roma e sempre lui sarebbe stato incaricato da Toto Riina di preparare l'attentato a Maurizio Costanzo. Messina Denaro è uno dei figli d'arte dello scacchiere mafioso. Suo padre, don Ciccio, alleato dei corleonesi, è stato per anni il re della mafia trapanese. Di Messina Denaro circola solo una foto vecchia di vent'anni, ma i pentiti lo indicano come un boss che ama bella vita e belle donne: elegante, gira su auto sportive con foulard di seta e Rolex d'oro. Dal suo feudo di Castelvetrano ha esteso la sua influenza su tutto il territorio trapanese, fino alla linea di confine di Alcamo, dove inizia il regno di Lo Piccolo.
Lo Piccolo è più anziano (62 anni) ed è un candidato - forse - meno autorevole nella corsa alla reggenza della mafia. E' latitante dal 1983 e come Provenzano è quasi un fantasma. Al boss dei boss negli ultimi tempi sarebbe stato vicino sorpattutto per gli appalti pubblici e le estorsioni. Il figlio Sandro, a soli trent'anni, è stato condannato all'ergastolo per due omicidi ed è latitante da 5 anni.
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca...lo305034.shtml
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