Voglio segnalare questo ottimo articolo su La Stampa, che secondo me descrive bene la vittoria politica di Berlusconi alla tornata elettorale di ieri. Un articolo giustamente critico verso l'atteggiamento di centrosinistra.
Qui la versione integrale: http://www.lastampa.it/cmstp/rubrich...one=56&sezione=

Da sottolineare l'ultimo paragrafo di questo articolo, sull'incomunibilitÃ* tra "Due Italie", cosa che secondo me è vera, perchè mi pare proprio che manchi un accordo sui valori condivisi.

"Qualche sua [di Berlusconi] bizza ha il potere di imbarazzarli, ma nessuna veramente di sconvolgerli. Lo accettano come il fratello un po' troppo disinibito che avrebbero voluto avere e, in fondo, essere. Li accomuna la stessa visione utilitaristica delle istituzioni e l'idea assolutamente rivoluzionaria che lo Stato e la politica debbano essere gestite da un padrone, proprio come le aziende. Che la democrazia non sia partecipazione diffusa e continua, ma consista nel trovare 5 minuti ogni 5 anni per andare a votare, delegando per il tempo rimanente qualcuno che abbia non solo la voglia bizzarra di occuparsene, ma anche un interesse personale nel farlo, perché «se Berlusconi non avesse le tv e tutto il resto, non avrebbe alcun tornaconto a far andare bene l'Italia, diventerebbe un politico e si metterebbe a rubare come gli altri», mi ha spiegato un idraulico romano che lo vota da una vita: immaginarlo a colloquio con un girotondino dÃ* la misura della incomunicabilitÃ* delle due Italie che non hanno più un linguaggio di valori condivisi con cui parlarsi o almeno capirsi. Ognuna delle due addossa all'altra i mali della modernitÃ*: l'immobilismo delle gerarchie, l'impoverimento del ceto medio, la diminuzione delle garanzie, la superficialitÃ* delle emozioni, l'orgoglio dell'ignoranza, il sadismo dei reality show. Si guardano in cagnesco, mentre la barca affonda. Senza nemmeno più rendersi conto che è la stessa barca".



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