......che ne dite?.......credo che era un ottimo sistema.........
vedo sempre questo termine nei volantini esposti in bacheca nel mio reparto...ma non ho mai capito bene di che si tratta..
...........il meccanismo era semplice,gli stipendi venivano aggiornati costantemente al costo della vita,in modo automatico..........Originariamente Scritto da solojuve
esempio.se l'inflazione in un anno aumentava del 3 % gli stipendi aumentavano della stessa entita'..........
Non sono d'accordo sulla scala mobile. Si innesca un circolo virtuoso al rialzo, un cane che si morde la coda.
.............io sfaterei il tabu' che un alta inflazione sia sinonimo di economia debole........cmq quella vecchia legge garantiva i ceti piu' deboli e aiutava a far girare l'economia..............Originariamente Scritto da Pietro Calabrese
ConcordoOriginariamente Scritto da pio
In che modo garantiva i ceti più deboli?Originariamente Scritto da pio
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Ci sarebbe veramente tanto da dire e da scrivere. Cerco di trattenermi (pur essendo una giornata mezza morta qua in ufficio).Originariamente Scritto da pio
1) La scala mobile era un adeguamento automatico degli stipendi all'inflazione. Solo che non era un adeguamento del tipo "l'inflazione aumenta dell'1% ergo gli stipendi aumentano dell'1%". No, era un meccanismo più perverso. Si diceva "se l'inflazione aumenta dell'1% allora i salari aumentano - poniamo - di 20.000 lire". Quelle 20.000 lire erano il "punto unico di contingenza" (il cui complesso meccansimo chi è interessato può studiarlo cercando su google). Cioè erano uguali per tutti. Questo provocò un mezzo disastro. Perché la busta paga di un lavoratore era fatta di 2 voci fondamentali: stipendio e scala mobile. In una situazione di partenza diciamo che il dirigente guadagnava un milione e l'operaio 400.000 lire al mese. Raporto 1/0,4. In periodi (intorno al passaggio tra i '70 e gli '80) di altissima inflazione accadde che la quota si scala mobile in busta paga (uguale, ripeto, per tutti) aumentò. Mettiamo che arrivò a essere di 300.000 lire. Laonde per cui ti trovavi che il dirigente guiadagnava 1.300.000 al mese e l'operaio 700.000. e il rapporto era 13/7, molto maggiore di quello di partenza. Si chiamava appiattimento salariale e costò molto alla sinistra perché poi, dietro la famosa marcia dei 40.000 della Fiat c'era anche quello.
2) Inflazione e scala mobile. Qui sarei più cauto. Spesso si sente ripetere che l'inflazione bestiale di quegli anni era causata dalla scala mobile. Vero solo in parte perché c'erano mille altre ragioni. A partire dal fatto che la lira si svalutava continuamente. Un effetto comunque c'era, ed era dato dalle aspettative: se io mi attendo che comunuqe vada il mio salario sarÃ* adeguato posso avere atteggiamenti inflattivi. Traducendo: immagina che esista solo un commerciante e un operaio. Se c'è la scala mobile il commerciante può alzare i prezzi perché sa che DOPO all'operaio viene aumentato comunque il salario. Ergo,il commerciante ci guadagna dall'aver innalzato i prezzi PRIMA dell'adeguamento e l'operaio, seppur DOPO, non ci perde troppo. Il mondo è più complesso ,a il ragionamento è quello. Insomma l'alta inflazione non era causata dalla scala mobile ma certo aiutata sì.
3) E' l'inflazione un male? SI', SI' 10000 volte SI'. Non fidatevi di quelli che sottovalutano l'inflazione. Anzi, quando sentite fare certi discorsi cominciate a prendere un mitra. Perché l'inflazione opera gigantesce redistribuzione dei redditi a favore delle rendite. Cioè a favore di chi sta seduto in poltrona a girarsi i pollici. Un esempio vi chiarirÃ*. I tassi sui BOT sono sempre maggiori dell'inflazione, ovvio. Ovvio perché se fossero minori che me li comprerei a fare? Per perderci? Devono essere maggiori, quindi. Ma i tassi sui BOT sono stabiliti in anticipo. Se io mi aspetto che l'inflazione aumenti, chiederò, oggi un tasso di interesse più elevato. Con questo ragionamento io prenderò OGGI un tasso X che sarÃ* commisurato (per esempio) al tasso Y di inflazione tra un anno. Ma Y sarÃ* maggiore dell'inflazione di OGGI, proprio perché è attesa. E se il tasso che prendo è maggiore, ecco che i percettori di reddito avranno in tasca interessi maggiori e guadagnano IN ANTICIPO l'aumento dell'inflazione. Non solo. Dato che non potrò mai essere sicuro dei tassi che ci saranno tra un anno, ecco che io chiederò tassi che siano ancora maggiori. E così via. Insomma: all'inizio degli anni '80 c'era un sacco di gente, in Italia, che campava solo sui BOT.Senza fare nulla nella vita. Altra categoria che ci guadagna sono coloro che fanno i prezzi. Nel senso che il dipendente i prezzi li subisce, il notaio li fa. Per cui se il notaio vuole alzare le sue parcelle perché "sente" che il costo della vita è aumentato, lo fa quando gli pare e piace. Il dipendente s'attacca al tram. Conclusione: l'inflazione è una iattura per i lavoratori dipendenti e per gli imprenditori perché trasferisce soldi dalle loro tasche ai redditieri e a coloro che fanno i prezzi. Per dirla in una parola: è una tassa sull'economia produttiva imposta da quella improduttiva. Dio ce ne scampi e liberi.
4) La soluzione per non far perdere potere d'acquisto? Puntare all'inflazione zero con recupero proporzionale al salario. Altre, credimi, finiscono per creare più danni di quanti non ne vogliano riparare.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Esatto, mi pare che sia opinione comune ormai tra gli economisti.Originariamente Scritto da Pietro Calabrese
"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
Always looking at the sky...
up...............
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