Più precisamente alla manifestazione per il 20mo dell'Alfa 75 tenutasi presso il Museo Storico dell'Alfa.
Si si, sto ancora sognando... mioddio cosa ho visto!

Devo proprio ringraziare Alfa Romeo che ha reso possibile lo svolgersi di questa bellissima manifestazione che ha riunito una moltitudine di appassionati (eravamo circa in 250) provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero (Olanda e Croazia)

Si inizia con la libera visita al Museo dove si spazia dalla Darracq, vettura prodotta dall'omonima azienda francese nel 1906 e rilevata dall'Alfa nel 1910 all'ultima nata, la 159.

Non ho parole davvero per descrivere le emozioni vissute nel veder scorrere sotto i miei occhi quasi 100 anni di storia.
Che vetture da sogno, che motori... solo chi c'è stato può capire!

Molto toccante poi la parte della manifestazione nella quale hanno parlato tutti i "padri" della 75 (mancava solo Cressoni, colui che la disegnò perchè scomparso da poco purtroppo) che ci hanno raccontato gustosi aneddoti e retroscena sul come e perchè si arrivò a pensare di far nascere questa vettura in un momento nel quale in Alfa i fondi scarseggiavano, si era sotto tiro delle BR e giÃ* circolavano voci insistenti sull'accordo Fiat-Alfa-Saab sulla joint venture che avrebbe portato di lì a poco alla produzione di un telaio in comune per 164, Thema e Saab 9000.
Dicevo di momenti toccanti... beh, veder commuoversi e piangere gente che ha superato i 70 anni non è cosa di tutti i giorni!
Si, molti di questi ingegneri che hanno trascorso una vita in Alfa si sono commossi fino alle lacrime durante i loro interventi tra gli scroscianti applausi del pubblico presente.

Molto bello anche il lungo filmato di presentazione nel quale veniva spiegato per filo e per segno il progetto della vettura e del perchè di certe scelte fatte sempre con l'occhio rivolto all'acquirente finale che da un'Alfa vuole sempre il massimo dal punto di vista delle prestazioni e piacere di guida.
Si è rivisto Baghetti, compianto giornalista ed ex pilota di F1 durante le prove dell'allora nuova 75 svolte a Balocco tra l'altro sotto una fortissima nevicata.
Applauso spontaneo quando sullo schermo è passata l'immagine dell'ingegner Chiti, "papÃ*" dell'Autodelta ovvero il reparto sportivo Alfa.

Alla fine, premiazione con targa ricordo per i suddetti "padri" e susseguente "concerto" di motori tenutosi nel pacheggio antistante il Museo.
Immaginatevi decine e decine di bialbero e V6 che all'unisono hanno dato fiato alle loro "canne d'organo". Ah, che soave musica!

Si va a pranzo nella mensa aziendale ma il pomeriggio prevede una nuova sorpresa.
Infatti, per la prima e unica volta, un corteo di Alfa fa il suo ingresso trionfante negli stabilimenti di Arese dove sono state fabbricate le Alfa del passato e ora sede in una piccola porzione del Centro Stile.
Da una parte è stato triste questo corteo lungo i vialoni accanto ai capannoni in disuso e abbandonati.

Di contro abbiamo visto un sacco di vetture camuffate semi-demolite, in particolare 159 e Brera. Ma la sorpresa più gradita è stata la visione della 8C Competizione (che gran figa di macchina!) e della Kamal.
Dopo un breve discorso tenuto da Wolfgang Egger, gran capo del Centro Stile, due fortunatissimi (quelli venuti più da lontano) hanno avuto la possibilitÃ* di farsi un giro sulla 8C guidata da Egger.

E qui è terminata una giornata vissuta intensamente con tante persone che hanno un virus nel sangue: quello dell'Alfa!