Ottimo, ma al punto tre non troppo costosissima però, eh?Originariamente Scritto da claudioricci
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E aggiungerei lotta dura contro l'evasione fiscale.![]()
"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
Always looking at the sky...
Guarda che Tremonti non c'è più...Originariamente Scritto da rjk
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Vedo che nessuno ha nominato l'evasione fiscale...benissimo, avanti così, pirla io che non posso esimermi dal dichiarare tutto
Io si!Originariamente Scritto da Solda
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"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
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Ops...m'era sfuggito il tuo postOriginariamente Scritto da nucleo
In realtÃ* Keynes parla di propensione al consumo decrescente.Originariamente Scritto da Gdr
Breve sunto: il Consumo è una funzione del reddito. Ma non è una funzione lineare. Se cioè a basso reddito il Consumo è l'80% del reddito (diciamo), ad alto reddito può essere anche il 50%. Questo perché più uno ha soldi più s'è tolto gli sfizi e quindi comincerÃ* a mettere da parte soldi. Quindi, se io do 1000 euro a chi è ad alto reddito, avrò un aumento di consumi pari a 500, se lo do a basso reddito avrò 800.
Keynes questa cosa la prese un po' come dato di fatto dalle precedenti teorie sulla utilitÃ* marginale decrescente di un prodotto. Anche qui: se io sto morendo di sete in un deserto e vieni tu con una bottiglia di acqua minerale, per quell'acqua sono disposto a pagarti una tombola. Se, dopo che ho bevuto quell'acqua, me ne dai un'altra, te la pagherò sempre parecchio. e così via. Se invece me ne sto comodamente seduto sulle rive di una sorgente di montagna non ti darò una cippa. Cioè: il concetto è che il prezzo è dato dall scarsitÃ* di un bene. Un bene di cui ne hai a bizzeffe non costa nulla. Uno raro costa. Il concetto del consumo è derivato da qui.
Immaginiamo di poter scegliere tra due tipi di beni: il consumo e il risparmio. Dove per consumo intendo un qualunque cavolo di bene che posso comprare oggi (dalla macchina al televisore ecc.) e per risparmio intendo un bene un po' più complesso da definire ma che possiamo, visto che siamo tra amici, considerare come "sicurezza per il futuro".
Allora, io posso scegliere tra questi due beni. Se io ho "fame" di oggetti di consumo il bene "sicurezza per il futuro" passa in secondo piano (un po' come tutti i miei beni di fronte ad una bottiglia d'acqua). Mano a mano che gli sfizi mi passano, tendo però a considerare anche il bene "futuro" e comincio a comprarlo. Quando poi mi sento di avere quasi tutto, allora ogni euro in più che guadagno non va ad alimentare "consumo" ma "futuro" (che vuol dire anche figli, ereditÃ*, patrimonio ecc. ecc.).
Ecco perché ogni euro in più dato ai benestanti non si traduce in consumo ma va altrove. Se l'economia avesse bisogno di risparmipotrebbe essere una cosa. Ma l'Italia di risparmi ne ha fin troppi. Ha bisogno di concumi e investimenti...
Claro?
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Lasciando per un attimo da parte i discorsi legati a programmi e futuro a medio-lungo termine, qui siamo di fronte ad una manovra da effettuare "ieri" quindi con poco tempo per pensare.
Ergo di sicuro non mi aspetto chissÃ* quali invenzioni, purtroppo.
In compenso, visto che non si è fatto mistero del voler aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie direi che per aumentare le entrate si può partire da qui subito.
La lotta all'evasione è sacrosanta, ma sperare di ricavarci "10" miliardi subito è più utopico che pensare di debellarla ......
Aumento di IVA è stato escluso; quello di IRAP e IRPEF è stato accantonato anche per le regioni che hanno sforato la spesa sanitaria ... beh giÃ* qui potrebbero "disaccantonarlo" .......
Se aumentano la benzina dopo che Bersani ha chiaramente affermato che interverranno sulle accise in caso di aumenti dovuti all'aumento del petrolio si pigliano un vaff........![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Una volta tanti anni fa, mi pare di ricordare che ci fosse chi ipotizzava che una classe ricca e benestante fosse indispensabile in quanto coi soldi poteva comperarsi una istruzione ed una educazione che il contadino non poteva neppure sognare. Tale bagaglio formativo sarebbe stato tale da costituire quella borghesia illuminata capace di pensare al bene del paese.Originariamente Scritto da Jadan
Oggi, senza voler estremizzare citando soggetti a mio parere tremendi come Lapo Elkann, mi pare che la borghesia medio alta sia sì radicata nei meccanismi del potere (bene) ma non abbia in genere il senso dello stato e del dovere (male) e neppure una diffusa etica morale e sociale (pessimo) dunque in effetti detta così sembrerebbe quantomeno inutile se non dannosa al belpaese. Vista da sinistra il 95% dei borghesi è così, visto da destra, cioè da me, direi 50 e 50.
Dunque ai governi di ogni colore noi elettori mandiamo ormai da almeno una trentina d'anni una classe dirigente che, come nel 1800, e sicuramente ben più benestante della media degli elettori, ma è composta in buona parte da:
1) vecchi ricchi con ormai solo tracce residue e spuntate di etica morale.
2) nuovi ricchi con nessuna crescita culturale proporzionale ai soldi recentemente accumulati.
3) finti poveri con finto livore sociale e barricadiero globalmente inutile.
Io spero che Prodi ed i suoi ci sorprendano in senso positivo, ma dove il Premier sia riuscito a trovare del materiale umano in grado di farci vibrare di orgoglio proprio non lo so. Sperem.
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