
Originariamente Scritto da
albedo
Il comunismo è una utopia sociale ed economica, una teoria dello Stato tipicamente ottocentesca, ahinoi, fallita miseramente nella pratica. Tuttavia, è nata in buona fede, ha una base etico-filosofica al pari di altre ideologie nate in quel periodo.
Il fascismo, al contrario, è il nome che un movimento di persone salite al potere con mezzi più o meno leciti, hanno voluto dare alla loro forma di gestione dello stato per giustificarsi.
In realtÃ*, quel fascismo conteneva molti elementi propri dello stesso comunismo (per esempio la fortissima ingerenza dello Stato nell'economia e nel welfare), insieme ad altri più classicamente liberali (pochi). Il tutto, però, veniva condito da un'accozzaglia di perbenismo borghese, privilegi nobiliari di stampo tardo-medioevale, super-omismo futurista, colonialismo imperialista (assai in voga in quei decenni) ed altre amenitÃ* per metÃ* tipiche di una certa cultura di quegli anni, per l'altra metÃ* dell'italietta campestre e vittoriana.
La differenza mi pare fondamentale, a vantaggio del primo, ovviamente. Purtroppo, tutte le teorie che vogliono spiegare tutto e risolvere i problemi del mondo (vedi i fondamentalismi religiosi, l'idealismo di Hegel o la psicanalisi di Freud), sono miseramente destinate a scontrarsi con la complessitÃ* del mondo reale, quindi a fallire nella pratica e - in questo caso trattandosi di regole di convivenza civile - a dare risultati peggiori dello stesso male che si voleva eliminare (nel caso del comunismo, la diseguaglianza sociale).
Tuttavia, ciò non toglie che in un contesto laico e democratico, non si possano cogliere gli spunti migliori di queste ideologie, da Freud a Marx, senza sposarli in toto. Del resto lo ha detto anche Tremonti presentando la Finanziaria.
Per contro, non vedo alcuno spunto valido e utilizzabile nel fascismo: l'impalcatura di base non è originale, ma prende un po' di qua un po' di lÃ*. Il resto sono aspetti del tutto compenetrati nella realtÃ* del tempo che, ai giorni nostri, appaiono quanto meno folcloristici.
Detto questo la storia del fascismo in sé e la biografia della famiglia Mussolini la trovo interessante e affascinante. Come tante altre: Napoleone, i Kennedy, gli Agnelli ecc. Ma questo è un altro discorso.

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