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  1. #11
    Vento forte L'avatar di Deneb
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    Predefinito Re: Non bastava la Corea del Nord....

    Il regime nord coreano è uno dei più schifosi presenti al giorno d'oggi nel mondo.
    Nessuna notizia di ordine interno trapela all'esterno (le uniche voci sono di coloro che fuggono). Vi ricordate l'anno scorso (credo) quando c'era stato quel grave incidente ferroviario con fuoriuscita di sostanze tossiche? Persino in quell'occasione le uniche informazioni vennero dalle immagini di un satellite e da pochissime affermazioni del regime. Stop.
    Spero con tutto il cuore che il dittatore nordcoreano venga un giorno o l'altro processato dal tribunale internazionale e condannato per crimini contro l'umanitÃ*. Vergogna!

  2. #12
    Coordinatore tematico Puglia L'avatar di franko
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    Predefinito Re: Non bastava la Corea del Nord....

    Citazione Originariamente Scritto da djordj
    Ragionando secondo il pensiero "c'ero prima io" non si va da nessuna parte, acnhe perchè rileggendo bene la storia di Gerusalemme e di Israele si fanno interessanti scoperte

    infatti,loro non solo non dovrebbero stare lì,in più pretendono di imporsi sui territori circostanti
    dico solo poveri palestinesi,adesso i perseguitati sono loro

  3. #13
    Vento moderato L'avatar di djordj
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    Predefinito Re: Non bastava la Corea del Nord....

    Citazione Originariamente Scritto da franko83
    infatti,loro non solo non dovrebbero stare lì,in più pretendono di imporsi sui territori circostanti
    dico solo poveri palestinesi,adesso i perseguitati sono loro
    Carissimo, i palestinesi come li intendi tu, cioè gli islamici sono "arrivati" ben dopo rispetto alle popolazioni autoctone, quindi anche per loro vale lo stesso discorso.
    Israele sta solo reagendo al tentativo di conquistare i territori con la forza messo in atto dai palestinesi, supportati finanziariamente e attivamente da diversi stati della lega araba.

    Fai un po' te.
    Stefano Giorgetti
    always looking at the sky

  4. #14
    Coordinatore tematico Puglia L'avatar di franko
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    Predefinito Re: Non bastava la Corea del Nord....

    Citazione Originariamente Scritto da djordj
    Carissimo, i palestinesi come li intendi tu, cioè gli islamici sono "arrivati" ben dopo rispetto alle popolazioni autoctone, quindi anche per loro vale lo stesso discorso.
    Israele sta solo reagendo al tentativo di conquistare i territori con la forza messo in atto dai palestinesi, supportati finanziariamente e attivamente da diversi stati della lega araba.

    Fai un po' te.
    ok

    Nascita d'Israele

    Il Medio Oriente è un’area di importanza strategica fondamentale e ricchissima di risorse naturali. Cuore del problema era (ed è) la Palestina, dominio ottomano assegnato come mandato alla Gran Bretagna dopo la prima guerra mondiale: qui, sin dalla metÃ* dell’Ottocento, era iniziata l’immigrazione di coloni ebrei sotto l’impulso del sionismo ( da Sion, la colinna di Gerusalemme), un movimento che propugnava la costituzione in Palestina di uno stato ebraico. L’immigrazione ebrea si accentuò negli anni trenta, in concomitanza con le persecuzioni razziali naziste, cosa che provocò le prime tensioni con la popolazione arabo locale. Dopo la seconda guerra mondiale, gli inglesi lasciarono la Palestina e l’Onu ne deliberò la divisione in due stati, uno arabo e uno ebraico. Ma gli eventi precipitarono: nel 1948 gli ebrei proclamarono la nascita dello stato di Israele, che venne attaccato, però senza successo dagli stati della lega araba (Egitto, Iraq, Siria, Libano, Giordania, Arabia Saudita). Nei due decenni suguenti il conflitto fra Israele e i paesi arabi proseguì. Gli Usa sostenevano militarmente ed economicamente Israele quale fondamentale pedina occidentale all’interno dell’inquieto mondo arabo, l’Urss, alleata dell’Egitto, appoggiava il nazionalismo arabo per controbilanciare l’influenza statunitense in quell’area. Nel 1967, con la guerra dei sei giorni Israele occupò l’intero Sinai, la Cisgiordania e le alture del Golan, al confine della Siria, territori abitati da oltre un milione di arabi. Nel 1973 si ebbe un nuovo conflitto, la guerra del Kippur, che lasciò la situazione pressoché immutata. Nel frattempo, nasceva un movimento di resistenza palestinese, la cui principale forza era l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), guidata da Yesser Arafat, che organizzava azioni di guerriglia. Un primo spiraglio di pace si ebbe nel 1978, con gli accordi di camp David fra Egitto, Israele e Stati Uniti, che prevedeva la restituzione all’Egitto del Sinai. Rimaneva però del tutto aperto il problema dei profughi palestinesi, ammassati per lo più in Libano, che divenne una sorta di campo di battaglia fra israeliani, guerriglieri palestinesi, siriani (che puntavano a espandersi in Libano). Il terrorismo islamico si intrecciava con le repressioni israeliana, nei territori occupati si sviluppa l’intifadah (sollevazioni, risveglio), un’endemica rivolta palestinese che impegnava gli israeliani in una dura quanto inefficace repressione.
    fonte:storiafilosofia.it

    comunque la guerra in medioriente è detta "intifada"cioè guerra delle pietre,proprio xchè i palestinesi combattono con le pietre,non avendo armamenti.hai mai sentito parlare di un esercito palestinese?di carri armati palestinesi?loro possono solo praticare attentati e guerriglia proprio xchè non hanno tutto questo,non avendo potenze militari con interessi politici alle spalle.
    i musulmani non sono pazzi,sono ossessionati dallo strapotere occidentale che li calpesta i diritti anche a casa loro.cosa dovrebbero fare,sottostare solo x i nostri interessi?stiamo importando una bella democrazia

  5. #15
    Vento moderato L'avatar di djordj
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    Predefinito Re: Non bastava la Corea del Nord....

    Citazione Originariamente Scritto da franko83
    ok

    Nascita d'Israele

    Il Medio Oriente è un’area di importanza strategica fondamentale e ricchissima di risorse naturali. Cuore del problema era (ed è) la Palestina, dominio ottomano assegnato come mandato alla Gran Bretagna dopo la prima guerra mondiale: qui, sin dalla metÃ* dell’Ottocento, era iniziata l’immigrazione di coloni ebrei sotto l’impulso del sionismo ( da Sion, la colinna di Gerusalemme), un movimento che propugnava la costituzione in Palestina di uno stato ebraico. L’immigrazione ebrea si accentuò negli anni trenta, in concomitanza con le persecuzioni razziali naziste, cosa che provocò le prime tensioni con la popolazione arabo locale. Dopo la seconda guerra mondiale, gli inglesi lasciarono la Palestina e l’Onu ne deliberò la divisione in due stati, uno arabo e uno ebraico. Ma gli eventi precipitarono: nel 1948 gli ebrei proclamarono la nascita dello stato di Israele, che venne attaccato, però senza successo dagli stati della lega araba (Egitto, Iraq, Siria, Libano, Giordania, Arabia Saudita). Nei due decenni suguenti il conflitto fra Israele e i paesi arabi proseguì. Gli Usa sostenevano militarmente ed economicamente Israele quale fondamentale pedina occidentale all’interno dell’inquieto mondo arabo, l’Urss, alleata dell’Egitto, appoggiava il nazionalismo arabo per controbilanciare l’influenza statunitense in quell’area. Nel 1967, con la guerra dei sei giorni Israele occupò l’intero Sinai, la Cisgiordania e le alture del Golan, al confine della Siria, territori abitati da oltre un milione di arabi. Nel 1973 si ebbe un nuovo conflitto, la guerra del Kippur, che lasciò la situazione pressoché immutata. Nel frattempo, nasceva un movimento di resistenza palestinese, la cui principale forza era l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), guidata da Yesser Arafat, che organizzava azioni di guerriglia. Un primo spiraglio di pace si ebbe nel 1978, con gli accordi di camp David fra Egitto, Israele e Stati Uniti, che prevedeva la restituzione all’Egitto del Sinai. Rimaneva però del tutto aperto il problema dei profughi palestinesi, ammassati per lo più in Libano, che divenne una sorta di campo di battaglia fra israeliani, guerriglieri palestinesi, siriani (che puntavano a espandersi in Libano). Il terrorismo islamico si intrecciava con le repressioni israeliana, nei territori occupati si sviluppa l’intifadah (sollevazioni, risveglio), un’endemica rivolta palestinese che impegnava gli israeliani in una dura quanto inefficace repressione.
    fonte:storiafilosofia.it

    comunque la guerra in medioriente è detta "intifada"cioè guerra delle pietre,proprio xchè i palestinesi combattono con le pietre,non avendo armamenti.hai mai sentito parlare di un esercito palestinese?di carri armati palestinesi?loro possono solo praticare attentati e guerriglia proprio xchè non hanno tutto questo,non avendo potenze militari con interessi politici alle spalle.
    i musulmani non sono pazzi,sono ossessionati dallo strapotere occidentale che li calpesta i diritti anche a casa loro.cosa dovrebbero fare,sottostare solo x i nostri interessi?stiamo importando una bella democrazia
    Bei discorsi.
    Perchè non ti trasferisci in Israele e inviti a casa tua un isrealiano, un po' come glis cambi culturali studenteschi?
    Quando torni fammi sapere.

    Stefano Giorgetti
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  6. #16
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    Predefinito Re: Non bastava la Corea del Nord....

    Citazione Originariamente Scritto da djordj
    Bei discorsi.
    Perchè non ti trasferisci in Israele e inviti a casa tua un isrealiano, un po' come glis cambi culturali studenteschi?
    Quando torni fammi sapere.


    cosa c'entra?
    non trovo il nesso

  7. #17
    Uragano
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    Predefinito Re: Non bastava la Corea del Nord....

    Continuo a pensare che sia palestinesi che israeliani siano due popoli con la testa dura e con scarsa disponibilitÃ* al dialogo e, cosa principale, che abbiano entrambi sia ragioni che torti. Insomma, non si risolverÃ* velocemente nè facilmente la cosa, specialmente se USA ed Europa non troveranno una posizione comune (e l'Europa, lato politico, per ora ne è ben lontana...).

    Sprofondassero tutti


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