Scrive oggi Mamma Rai alla mia mammetta: Gentile cliente (..) le comunichiamo che lei risulta iscritta nell'elenco di potenziali possessori di apparecchi radiotelevisivi e quindi (riassumo) o ci dimostra di essere defunta, concubina o altre nefandezze varie, oppure deve pagare il canone rai.

Mamma ha 70 anni, convive da piu' di dieci anni con un'altra persona, in un'altra citta', dove ha eletto il proprio domicilio. Non ha mai avuto un abbonamento rai a lei intestato e quello preesistente che ora pago io era intestato a mio padre, deceduto venti anni fa.

Il tono della lettera ricevuta e' alquanto minaccioso: la poveretta deve dimostrare o di non possedere apparecchi radiotelevisivi (gravissimo reato..) oppure di essere convivente o altre amenita' simili con una terza persona che sia a sua volta in regola col canone. Oppure, piu' semplicemente di essere emigrata nella foresta amazzonica o deceduta. Non ottemperando a tali intimazioni andrebbe incontro a punizioni esemplari.

Ne deduco che: un qualsiasi cittadino sia almeno una volta in vita costretto a dimostrare la propria innocenza senza aver commesso alcun reato.

ma.... brutti.... avete un dubbio? venite voi a casa mia e verificate la situazione....se avete ragione pago, altrimenti vi mangiate in insalatina le letterine che spedite con molta malizia alle persone anziane, che, si sa, a volte, pur di non avere rogne pagano.

Non aggiungo altro.