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  1. #1
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Thumbs up Ah, i vecchi comunisti di una volta!

    Tratto dalla Stampa:

    NEW YORK. Stavolta Bill Clinton ha lasciato i guanti bianchi a casa. Sale sul palco, prende il microfono, e si rivolge così al suo successore: «Siccome non possiamo ammazzare o occupare tutti i nostri nemici, sarebbe ora di cominciare ad immaginare una politica estera finalizzata a crearne di meno».

    L’ex presidente ha riunito i quadri del Partito democratico in una vecchia banca di New York. Sono i militanti che da qui a novembre dovranno andare porta a porta per diffondere il Vangelo secondo Hillary, nella speranza che la rielezione a valanga della senatrice lanci pure la sua corsa alla Casa Bianca nel 2008. Perciò Bill, elegantissimo in completo blu e cravatta azzurra, parla a braccio, diretto.

    «Da quando sono nato, sento politici che ad ogni elezione ripetono: "Questo è il voto più importante della nostra vita". Sembrano un disco incantato e non voglio imitarli. Però una cosa è vera: da dodici anni, cioé da quando i repubblicani hanno conquistato la maggioranza in Congresso, è in corso una battaglia epica. Non ho mai visto due visioni del mondo così diverse, fra i nostri partiti».

    La cosa che lo preoccupa di più è la politica estera: «Avete il diritto di far crescere i vostri figli in un mondo che non brucia, per i cambiamenti climatici, e per lo stupido odio che ci mette uno contro l’altro a causa della religione e di altre differenze». Ai repubblicani rimprovera la stessa cosa che durante la Guerra Fredda gli americani rinfacciavano ai sovietici: «La loro politica è radicata nell’ideologia. Significa che pensano di possedere le risposte per tutto, prima ancora di analizzare le domande. E siccome i loro argomenti sono deboli, si possono difendere solo dividendo e attaccando. Puntano il dito: "Tu hai una mentalitÃ* da pre 11 settembre". E con questo chiudono la discussione. Ma io ho una filosofia, non un’ideologia. Vuol dire che considero la possibilitÃ* di avere torto, e perciò sollecito il dibattito con l’avversario politico, perchè potrebbe migliorare anche la mia posizione».

    I quadri applaudono, e allora Clinton affonda i colpi: «I repubblicani accusano quelli come me, o anche come Colin Powell, di vivere nel mondo reale. Da bambino pensavo che questa fosse una qualitÃ*, ma evidentemente per loro non è più così. I repubblicani, anzi, la fazione conservatrice che ha preso il controllo del partito, pensano di essere così forti da poter cambiare il mondo ignorando i fatti. Da questo atteggiamento nascono le politiche sbagliate. Questo è il motivo per cui il vice presidente Cheney andava a soffiare sul collo degli analisti della Cia, prima della guerra in Iraq: non chiedeva fatti, ma giustificazioni per l’invasione».

    I risultati, secondo Bill, sono evidenti: «Qualunque cosa pensiate delle origini di quell’intervento, oggi l’Iraq è un casino. Dovremmo fermare l’insurrezione prima che il paese precipiti ancora di più sotto l’influenza dell’Iran, diventi il paradiso dei terroristi, attacchi Israele, destabilizzi il Medio Oriente, e quindi colpisca gli interessi degli Usa. Ma ciò richiederebbe una discussione nel mondo della realtÃ*». I quadri prendono appunti: «Adesso ci sono i missili che piovono su Israele. Dovremmo salvare la democrazia libanese, riprendere il processo di pace, e far avere finalmente ai palestinesi uno stato che viva in pace al fianco di Israele, proprio per isolare gli estremisti e sconfiggerli. Ma questo richiederebbe una discussione nel mondo della realtÃ*. Siccome non possiamo ammazzare e occupare tutti i nemici, dovremmo pensare una politica per farci più amici nel mondo». Anche sul fronte interno della guerra al terrorismo, secondo Clinton, Bush imbroglia: «Il Congresso ha bocciato una proposta da 648 milioni di dollari per installare sensori che dovevano controllare i cargo in arrivo nel nostro paese, evitando l’ingresso di armi ed esplosivi. Però è pronto a spendere 25 miliardi per regalare l’esenzione dalle tasse immobiliari ai ricchi come me, cioé l’1% degli americani. La strategia repubblicana è questa: dividere l’elettorato, il paese e il mondo, usando l’economia, i matrimoni gay, la mentalitÃ* pre o dopo 11 settembre. Vogliono creare nemici ovunque, così poi hanno la scusa per attaccarli, facendosi seguire dalla gente impaurita». Ma la realtÃ*, secondo Clinton, sta dimostrando che così non si va lontano: «Continuando su questa strada, pagheremo un caro prezzo. La missione che i padri fondatori avevano assegnato all’America non era creare una teocrazia perfetta, che puntasse solo a dividere, ma un’unione più perfetta. Se vogliamo la sicurezza, dobbiamo scegliere una politica che aumenti i nostri amici, invece di moltiplicare i nemici».

    Non sarÃ* stato un fulgido esempio di moralitÃ*, ma il terzetto Hillary - Bill - Al Gore mi è sembrato la compagnia di politici più lucida che il mondo abbia conosciuto da una ventina d'anni in qua. Errori ne ha fatti, per caritÃ*. Ma a distanza di 6 anni forse sarebbe il caso (sommessamente) di dire che il mondo, quando non era ancora governato dalla destra, era un mondo migliore.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  2. #2
    Vento fresco L'avatar di lothar
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    Predefinito Re: Ah, i vecchi comunisti di una volta!

    Grande discorso che potrebbe essere tranquillamente esteso anche a una parte xenofoba della politica italiana.
    Quello che faceva sotto il tavolo erano fatti suoi.
    Pietro

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