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  1. #1
    Banned L'avatar di pio
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    migliana prato 605mt....abito a prato ma sono fiorentino di nascita!!
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    Predefinito Re: ...chi ha bisogno delgli immigrati?

    Citazione Originariamente Scritto da altropianeta
    Posso fare un appello alla vostra coscienza e scrivere "basta inutili polemiche"? Non ce l'ho con nessuno in particolare, sia chiaro, ma... per favore... Discutere di ste cose senza una seria, profonda e spregiudicata preparazione in materie come economia, sociologia, storia e soprattutto senza statistiche alla mano non serve a nulla se non a fomentare inutile odio nei confronti degli stranieri.

    E' ora di finirla col vivere l'immigrazione come un problema, per favore, ne va della nostra serenitÃ*: cominciamo a percepirlo come un fenomeno che ha aspetti sia positivi che - per caritÃ* - negativi: è un atteggiamento molto più obiettivo. Io non mi ritengo certo un esperto, ma qualche nozione di statistica e di demografia mi è bastata a capire un concetto molto semplice che ho giÃ* riportato in un altro thread, ovvero: nel giro di pochi anni sulla Terra arriveremo ad essere circa 10 miliardi, di cui 800 mila in Europa. In sostanza, l'Europa invecchia e ha bisogno di forza lavoro; attualmente ha (insieme agli USA) in mano l'economia del pianeta ma presto rappresenterÃ* meno di un decimo della popolazione mondiale. Le cose quindi cambieranno molto presto: al mondo esistono degli squilibri economici assolutamente enormi, le popolazioni si muovono in base ai meccanismi di domanda e offerta... Quindi le societÃ* multietniche sono un futuro senza alternative, l'attuale sistema non può durare ancora per molto, basti pensare alla crescita economica di colossi demografici quali la Cina o l'India e alle conseguenze del loro impatto sull'economia mondiale. Fatevi due conti: mentre i paesi occidentali sono pressochè fermi alla crescita zero il terzo mondo è una bomba demografica che sta letteralmente scoppiando... Pertanto, le migrazioni sono inevitabili (vedi Lampedusa in questi giorni) perchè nel resto del mondo si moltiplicano come ricci e muoiono di fame: tamponare l'immigrazione non serve a niente (è un po' come essere ricchi, rinchiudersi nel proprio granaio e sperare che un popolo affamato non ti sfondi la porta di casa)... Tanto vale rassegnarsi all'idea dell'invasione e studiare le modalitÃ* con cui dev'essere gestito l'impatto, perchè il futuro non può che essere il mescolamento, mi spiace per chi percepisce questa cosa come un problema.
    .........l'analisi puo' ssere perzialmente esatta...ma quello che tu descrivi come una cosa inevitabile,naturale,e' invece niente di piu' artificioso9 e mi spiego:in europa non si fa piu' figli?e' la naturale conseguenza della politica del consumo imposta dalla grande borghesia............nel terzo mondo se ne fa' troppi?conviene ai grandi capitali per avere manodopera da sfuttare(la chiesa poi in africa vieta il preservativo).immigrazioni inevitabili?non credo proprio se la grandi multinazionali non depredano certi paesi delle loro ricchissime materie prime...............

  2. #2
    Burrasca L'avatar di MrPippoTN
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    Predefinito Re: ...chi ha bisogno delgli immigrati?

    Citazione Originariamente Scritto da pio
    in europa non si fa piu' figli? (...) nel terzo mondo se ne fa' troppi?
    Ma a nessuno è venuto in mente che sta cosa potrebbe essere un legge di natura? Mi spiego meglio: se tutti stessero bene e facessero dieci figli, la popolazione mondiale aumenterebbe in maniera esponenziale e prima o poi la terra non basterebbe a contenerci tutti. Invece, grazie a Dio, Madre Natura ha fatto sì che quando si raggiunge il benessere la gente fa meno figli e le leggi demografiche fanno in modo di trovare un nuovo equilibrio attraverso i fenomeni migratori. E questo accade DA SEMPRE. E' poi così negativo? Sottolineo che dalla mescolanza di popoli e culture è nato il progresso. Geniale: se fossi un cattolico convinto direi che è opera della divina provvidenza.
    Filippo
    Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.

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