CDO, ho appena ritirato una gentilissima missiva in cui un ente previdenziale mi chiede ben euro 7,36 per un conguaglio dovuto alla legge nro tot dell'anno tot. che va a riguardare il 2003 ed il 2004.
Per questa cifra esorbitante sia l'ente richiedente che il sottoscritto sosterranno dei costi pari od addirittura superiori all'importo da incassare, considerata anche la perdita di tempo.
A parte i miei costi di suddito, cui all'amministrazione poco importa, mi vien spontaneo pensare se sia cosi' difficile stabilire degli importi minimi entro i quali la cifra viene riscossa diversamente. Ad esempio inserendola nel pagamento seguente, ma questo e' troppo ovvio, forse.
Se la tal legge prevedeva un maggior introito per le casse di questo istituto, le modalita' di riscossione andranno a vanificarne in gran parte gli effetti.
Ci vuol molto a capirlo? A cosa servono allora i dirigenti di questi istituti? Che fanno di bello invece di considerare, ad esempio, un semplice rapporto tra ricavi presunti e costi certi?
In piu', se vogliamo, son stati utilizzati tre fogli di carta piu' una busta, ed e' stato usato del petrolio perche' il postino gira in motorino ed io probabilmente andro' in posta in auto. Moltiplicato per tutti quelli che avran ricevuto questa lettera, fa tanti fogli (quindi alberi abbattuti) e tanto petrolio (quindi smog) per una beata fava.
Ed io pago....![]()
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Vasco.
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(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
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