Onde evitare polemiche inutili, premetto che l'avrai messo anche se fossero stati implicati cittadini italiani.
Non si tratta di razzismo, ma semplicemente un'amara considerazione di non poter più liberamente uscire di casa senza correre il rischio.
Che schifo di mondo, sono desolato, anche perchè ho il forte timore che col tempo sarÃ* sempre peggio.
P.S. Se a qualcuno da fastidio, me lo dica, che cancello subito il post in questione.
Fonte: www.ilgiornaledivicenza.it
Il caso. Da lunedì prenderÃ* il via il progetto che durerÃ* almeno fino alla fine di novembre
Presidio fisso delle forze dell’ordine
Viale Milano, pattuglie dalle 7 alle 24
Polizia, carabinieri e vigili urbani si alterneranno in tre turni con una stazione mobile o un camper fermo in strada
La decisione arriva dopo anni di richieste del comitato stanco della situazione di degrado e delle risse fra immigrati
di Diego Neri
Alla fine il comitato di viale Milano l’ha vinta. Da lunedì parte il progetto che prevede un presidio fisso da parte delle forze dell’ordine nel quartiere che comprende anche via Torino, via Firenze e via Napoli. Polizia, carabinieri e vigili urbani si alterneranno con tre turni giornalieri. Militari e agenti saranno presenti in tre o quattro, sulla stazione mobile o sul camper. E la decisione, che giunge dopo anni di solleciti, suscita giÃ* le prime polemiche.
Da anni il comitato lamenta una situazione di degrado e di ordine pubblico, legata a frequenti episodi di microcriminalitÃ* (spaccio, prostituzione, aggressioni, risse, ubriachi): un fenomeno connesso, secondo i vicentini, alla presenza massiccia di cittadini immigrati, che hanno rilevato le attivitÃ* commerciali e gran parte degli appartamenti. Ma il caso di viale Milano è conosciuto anche a chi non vi risiede.
Da lunedì, e fino alla fine di novembre, le forze dell’ordine stazioneranno in zona dalle 7 alle 24 (o all’una). Avranno il compito, così come stabilito negli accordi fra il questore Dario Rotondi, il colonnello dell’Arma Luciano Zubani e il comandante dei vigili Cristiano Rosini, di pattugliare la zona, sostando nei luoghi di aggregazione, di controllare le persone sospette e tranquillizzare i passanti. Si tratta di una forma di prevenzione che dovrebbe portare pace in uno dei quartieri più caldi della cittÃ*, spesso al centro di vicende di cronaca. Fra l’altro, va ricordato che un anno fa la finanza arrestò venti persone che facevano riferimento ad un bar poi chiuso per spaccio di hashish e cocaina a giovani vicentini, e che via Torino è stata al centro anche di indagini sul terrorismo internazionale. Il Comune, col vicesindaco Valerio Sorrentino, aveva da tempo fatto proprie le richieste della gente.
La decisione ha creato però dei malumori fra i sindacati di polizia. In particolare, Luca Prioli, segretario regionale del Coisp, ha sottolineato come «il piano sia positivo, perché viene incontro ad un’esigenza dei cittadini, ma creando non pochi disguidi in questura, dove c’è carenza di personale. Distaccare 3-4 agenti per viale Milano significa toglierli da altri servizi. Perché il questore e il prefetto non hanno pensato prima di ottenere l’aggregazione di altri 10 poliziotti dalla scuola che sta chiudendo (10 sono giÃ* aggregati) prima di far partire l’iniziativa? È un ulteriore disagio ad una categoria duramente colpita anche dalla finanziaria».
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Le Cattane al centro delle cronache
fra clandestini, spaccio e terrorismo
Le forze dell’ordine da anni indagano sui traffici illeciti che coinvolgono la zona
di Diego Neri
Guardie giurate in via del Carso? Se i residenti si dividono sulla necessitÃ* di rendere più pattugliato e quindi più sicuro il quartiere, gli archivi delle forze dell’ordine dimostrano come in zona negli ultimi anni si siano concentrati una serie di episodi da pagine di cronaca nera, collegata soprattutto all’altissima percentuale di cittadini immigrati che vi abitano. Una percentuale che l’agenzia immobiliare che controlla gran parte degli appartamenti di due palazzoni dove si concentrano gli extra ha cercato di diminuire, lasciando sfitti degli alloggi una volta liberati dagli stranieri.
Fra spaccio e sospetti di terrorismo. Basta sfogliare gli archivi di questura e carabinieri degli ultimi tre anni per vedere citate continuamente via Monte Baldo ma, soprattutto, l’adiacente via del Carso, un’elegante stradina nel quartiere delle Cattane, fra l’Auchan e il Centro sport Palladio. Nel settembre 2003 fu trovato morto, in circostanze non del tutto chiare, un tunisino. Qualche mese dopo i carabinieri effettuarono delle perquisizioni nell’ambito di un’inchiesta sul terrorismo internazionale e sui presunti legami con Al Qaeda. In gennaio scattarono le manette - una vicenda giudiziaria peraltro molto controversa - per un musulmano. Nella primavera di un anno fa venne trovata una ragazza di 14 anni fuggita da casa nel Bresciano che aveva trovato ospitalitÃ* da alcuni magrebini, che furono arrestati. Poche settimane dopo altro arresto per un macellaio che aveva violentato una ragazzina dietro all’ex Coop, sempre in via del Carso. E ancora, procedendo a saltoni, l’estate scorsa i carabinieri bloccarono quattro marocchini accusati di spacciare hashish, e poi altre manette, sempre per spaccio. In settembre il questore Rotondi decise di compiere un giro notturno di perlustrazione delle zone calde della cittÃ*, e non trascurò via del Carso. Qualche settimana fa nuovi arresti e il sequestro di un camion polacco che, parcheggiato lungo la strada, ospitava alcune clandestine. Senza dire dell’alto numero di persone coinvolte in svariate inchieste che insistono sul quartiere. Non che questo significhi che ci abita è un delinquente, ma semmai che molti soggetti problematici preferiscono trovare alloggio in zona.
I numeri. I palazzoni in fondo alla via ospitano 158 appartamenti, gran parte dei quali ospitano cittadini immigrati. Molte sono le prostitute, tanti i travestiti che incontrano i clienti in casa. Da qui prima la richiesta di alcuni vicentini alle forze dell’ordine di intensificare i controlli, ed infine il contatto con le guardie giurate della “Vigile S. Marco”, che dalle prossime settimane inizieranno a pattugliare strada e androni tutte le notti, pronte a segnalare a 112 e 113 eventuali movimenti sospetti. Il tentativo dei residenti è quello di non fare del quartiere un ghetto: «Nessun problema con gli stranieri, anzi, la gran parte lavora ed ha una famiglia. Il problema è quello che in passato sono stati affittati gli alloggi senza verifiche, che hanno permesso una concentrazione di persone sospette che hanno fatto, o rischiano di fare, di via del Carso una sorta di terra di nessuno, di area franca in cui tutto è concesso. Ed è proprio quello che non vogliamo». Ora i proprietari degli appartamenti hanno accolto le osservazioni e, a costo di rimetterci di tasca propria, lasciano vuote le stanze pur di non affittarle a chi potrebbe creare guai.
Ultima modifica di verza81; 13/10/2006 alle 16:54
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Il vero problema resta quello che in carcere non sbattono quasi più nessuno,italiano o extra che sia.
Le forze dell'ordine non fanno tanta paura se poi anche chi é arrestato in fragranza di reato fra indulti,pene scontate,prescrizioni etc etc in carcere ci sta poco o niente.
Quello che scrivi giÃ* succede in via Anelli a Padova.Gli imbocchi della zona sono sbarrati da posti di blocco e ci sono pattuglie fisse.
Ma gli spacciatori continuano a frequentare lo stesso la zona e l'altro ieri quando hanno provato ad arrestarne uno sono volate dalle finestre degli edifici bottiglie e sassi per impedire l'arresto.Chi fa niente a questa gente qui?
Poi non viene espulso nessuno per quanto clandestino con foglio di via assegnato.
Restano qui e si danno alla macchia.
E' ovvio,visto che non vengono portati in patria a forza e che loro non ci vanno di sicuro solo perché 'minacciati' da un pezzo di carta.
Segnalibri