Con i risultati di oggi Bush è un'anitra azzoppata. Avrà ancora a due anni a disposizione ma i suoi poteri saranno limitati. Tra qualche mese partirà la nuova campagna presidenziale e ogni candidato, repubblicano o democratico, marcherà il suo isolamento da Bush.
Ha finito.
E credo che le catastrofi che quest'uomo ha provocato non sono ancora state ben comprese. Catastrofi in politica estera, con la sua folle invasione dell'Irak che ha destabilizzato una regione, provocato alcune decine di migliaia di morti e, in prospettiva, permesso ad uno stato poco controllabile come l'Iran di mettere mano su alcuni dei principali giacimenti petroliferi del mondo.
Ma l'altra e forse maggiore catastrofe, per cui il suo nome sarà maledetto dalle prossime generazioni, è stata la sua politica ambientale. Il suo contendente, Al Gore, è forse l'unico politico mondiale di un certo spessore che abbia le idee chiare su cosa siano le minacce climatiche. Il trattato di Kyoto sarebbe stato certamente firmato dagli USA con Gore presidente e questo avrebbe portato Cina e India a seguirli. Oggi, insomma, staremmo già discutendo di un Kyoto 2 più restrittivo.
Bush invece ha dileggiato il trattato di Kyoto. Gli USA hanno raggiunto livelli di emissioni mai viste, la lobby del petrolio e del carbone ha imperversato fino ad arrivare a ciò che il rapporto Stern ci dice con chiarezza. Ovverossia che se noi ci muoviamo subito, con una perdita dell'ì1% del PIL possiamo tentare di stabilizzare la baracca. Ma se noi nei prossimi 10 - 20 anni non faremo nulla, allora avremo intrapreso un sentiero forse non più recuperabile.
Con Bush non solo abbiamo perso 8 anni fondamentali, ma ci troviamo in una condizione per cui gli anni a disposizione sono pochissimi. Forse non più sufficienti.
Credo che sarà giudicato il peggior presidente della recente storia USA. E per recente intendo almeno degli ultimi 100 anni. Ci lascia in eredità catastrofi politiche e ambientali e non è detto che siano recuperabili.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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