Cade aereo cargo a Bergamo vicino alle case
Morti i tre componenti dell'equipaggio, tutti di nazionalitÃ* croata. Molta nebbia nella zona. Guasto tecnico o errore umano
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I resti dell'aereo caduto (Ap)
ORIO AL SERIO (BERGAMO) - La nebbia è l' imputato numero uno, ma ora saranno le inchieste a far luce sullo schianto di un bimotore appena decollato dall' aeroporto di Orio al Serio. Tre i morti, i componenti dell' equipaggio, tutti di nazionalitÃ* croata. Eppure la tragedia ha rischiato di trasformarsi in una strage.
L'aereo è finito nei campi e potrebbe essere stato il pilota a scegliere all'ultimo momento una traiettoria utile ad evitare le tante case e villette che si trovano nella zona. L'aereo, un Let 410, cargo della Tradeair diretto a Zagabria per conto del corriere internazionale Dhl, è decollato alle 22.03 di domenica. Poco dopo, l'impatto, a qualche centinaio di metri dalle case, lungo la strada per Grassobbio, nel Comune di Azzano ed esattamente a metÃ* tra i centri abitati dei due paesi in provincia di Bergamo. Precipitando, l'aereo ha tranciato alcuni cavi dell'alta tensione, interrompendo la fornitura di elettricitÃ* alle abitazioni più vicine. Parte delle case è ancora al buio e i tecnici dell'Enel stanno lavorando per riportare prima possibile la situazione alla normalitÃ*.
Stamattina, nonostante la nebbia fittissima, proseguono anche le operazioni di recupero dei resti dell' aereo e delle vittime. La difficoltÃ* di raggiungere il luogo a causa proprio della nebbia e del fatto che i cavi dell'alta tensione non sono stati ancora isolati, hanno reso difficile il lavoro dei soccorritori.
Dopo pochi minuti dall'impatto, comunque, era giÃ* chiaro che non c'erano più speranze per il pilota, 61 anni, per l' assistente di volo, una donna di 50, e per il secondo pilota, anche lei donna, di 35. Tutti e tre avevano una lunga esperienza di volo e, secondo quanto si è appreso, effettuavano con una certa frequenza il viaggio Zagabria-Orio al Serio e ritorno con i velivoli della Dhl, che ha i suoi magazzini poco distante dal punto dell'incidente. Difficile, al momento, stabilirne le cause. Sul banco degli imputati c'è, in primo luogo, la nebbia che, dal tardo pomeriggio, grava su tutta la zona.
BisognerÃ* poi cercare di capire perchè il pilota abbia effettuato una virata improvvisa di quasi 90 gradi quando ancora era nei pressi della pista. Probabilmente ha cambiato traiettoria per non finire sulle abitazioni. I contatti con la torre di controllo si sono interrotti pochi minuti dopo il decollo. Grande paura fra i residenti che fino a tarda ora sono rimasti a ridosso del cordone di sicurezza predisposto dai carabinieri: «Abbiamo sentito un forte rumore - ha raccontato un testimone - poi, in lontananza, in mezzo alla foschia, abbiamo distinto i bagliori delle fiamme. Non abbiamo pensato, però, ad un aereo precipitato. Credevamo che il botto e il fuoco non avessero alcuna attinenza. Questa infatti è una zone dove avvengono molti incidenti stradali. Abbiamo quindi avvertito i vigili del fuoco, parlando di sterpaglie che bruciavano. Solo più tardi, vedendo il dispiegamento di uomini, abbiamo capito che era successo qualcosa di più grave. Adesso a casa non abbiamo la luce. Ma poco importa, visto il pericolo che abbiamo corso».
31 ottobre 2005
io ho vomitato sul sedile di un 737 AF (per chi non è pratico af=air france). figo, no? (Fedex dixit)
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