
Originariamente Scritto da
Jadan
Ogni tanto ho la sensazione di svuotare il mare con un cucchiaio. O sono io che non riesco più a esprimermi o siete voi che non volete capire.
Ripeto per la millesima volta. Che ci siano sprechi in Italia lo so. Ho parlato (e non era la prima volta) della mia esperienza personale, per dire che non solo lo so, ma l'ho vissuto. Di come funzionino certe cose ne ho piena conoscenza non solo dall'esterno, ma anche dall'interno, e nel periodo (pochi anni fa) in cui questi meccanismi si sono messi in moto. Se la cosa può consolarvi, nel mio piccolo, quello che potevo l'ho frenato. Che le cose facciano girare le palle lo so bene. Non avete idea di quanto girino se, oltre a vederle dall'esterno, ti trovi coinvolto perché il tuo lavoro ti viene portato via.
Tutto ciò detto e ribadito n volte elevate alla m. Ciò che io ho però detto, sin dall'inzio, è una cosa diversa: non illudetevi che la lotta agli sprechi possa fare uina finanziaria. Non pensiate che questi episodi, rilevantissimi sul piano etico e rilevanti su quello economico siano così ingenti da sostituire un incremento di entrate di qualche miliardo di Euro. Di sprechi ne sono stati fatti a miliardate di miliardi, e questa è una delle ragioni (non l'unica: l'altra, la principale, è l'evasione fiscale) per cui ci troviamo in brache di tela. Ma questi sprechi, a partire dal governo Amato del '92, sono andati lentamente a ridursi, magari con qualche anno in più o qualcuno in meno. Ma sostanzialmente si sono ridotti. Dire: combattiamo gli sprechi e, quindi, non aumentiamo tasse o non riduciamo la spesa "utile", per quello che io ho visto è conosciuto è, nel migliore dei casi, una pia illusione, nel peggiore, pura demagogia.
Questo non vuol dire, e lo ripeto senza urlare sperando che si veda bene lo stesso, che gli sprechi non vadano combattuti. Da subito, da ieri. E questo non vuol dire che le cose che dice Report non siano (spesso) sacrosante. Ma è un discorso diverso. E' un discorso di cifre e numeri. Il bilancio dello Stato l'ho postato tante volte, inutile rifarlo. Quelle sono le voci di spese. O noi pensiamo di ridurre salari e pensioni (e nessuno pensa di farlo) oppure c'è ben poco da stringere. La partita, a medio termine, non si gioca sulla diminuzione della spesa: la nostra spesa pubblica, rapportata al PIL non è più elevata di quella degli altri paesi europei. Ma ciò che ci frega è l'interesse sul debito pubblico (da abbassare anche e soprattutto per questo) e un prelievo fiscale elevatissimo in coloro che pagano le tasse e assai meno nei tanti altri. Mi sono spiegato, finalmente?
Segnalibri