Ho impressione che il signor Castagna siano anni che cerca di metter rimedio ai problemi della figlia e della sua famiglia (vedi il tentativo di metter un diaframma insonorizzante nell'appartamento dove è avvenuta la tragedia)...
il suo modo cortese e dimesso di presentarsi , l'aver portato all'attenzione degli investigatori l'alibi di Azouz,mi fa pensare ad un uomo che si sia reso conto più di altri attorno a lui dei pericoli cui si andava incontro.
Naturalmente,sono mie fantasie,ma mi son venute a guardare le sue immagini che son passate in TV.
Per il perdono,mi pare che se ne faccia un vero abuso,chiedendolo microfono sotto il naso a persone che come ha detto un fratello della signora Castagna,ancora non si sono nemmeno resi conto bene di quello che è successo...
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Mauri', perdono significa anche soltanto rinunciare a perseguire, a punire, a cercare vendetta nei confronti di chi ha arrecato il danno, senza implicare necessariamente una sorta di giudizio morale assolutivo.
A mio parere, dunque, il perdono ha a che fare strettamente con la sensibilita' di chi lo concede, piu' che con la situazione di chi ne e' oggetto.
Per quanto mi riguarda, al di la' dell'aspetto religioso e propriamente "umano" (quando frequentavo ambienti cattolici mi e' capitato ad esempio di conoscere, in vari incontri, qualche madre i cui figli erano stati uccisi e che era stata capace di perdonare fin da subito e con totale serenita'), concepisco e condivido personalmente l'idea di perdono, e qui qualcuno arriccera' il naso, anche come atto puramente razionale, e quindi del tipo "I miei cari non ci sono piu'. Razionalmente conviene non prendersela. Primo perche' non riavrei i miei cari, secondo perche' si vive nettamente meglio accettando cio' che la vita ci offre, nel bene e nel male, piuttosto che coltivando rancori e odi per tutta la vita".
Va da se' che io la prova non vorrei mai farla, ci mancherebbe. Ma neanche capisco lo stupore di molti di fronte all'eventualita' del perdono.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Il fatto che da qualche giorno su TV, giornali e forum si parli tantissimo di questo atteggiamento di questo signore è una testimonianza diretta di quanto anomalo sia nel contesto umano un atteggiamento simile.
Quale forza abbia in sè quell'uomo è una cosa per noi inconcepibile, forse bisogna passare attraverso simili atrocità per capire se in ciascuno di noi esista una simile forza: personalmente sono convinto che il primo sentimento che emergerebbe in me rispecchierebbe maggiormente le parole del tunisino.
Ho riflettutto molto anche sulle Beatitudini, delle quali riporto alcuni passi:
Cosa potrebbe essere più adatto a una simile situazione? Don Mazzi stamattina rispondeva a chi avanzava la stessa domanda posta da Jadan: perchè perdonare chi non ha chiesto perdono? La sua risposta è stata (parola più parola meno) "non possiamo conoscere quali siano le vie della Misericordia, la Misericordia fa perdonare a prescindere da un'eventuale richiesta"Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Giustizia, non vendetta.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Nessuno potrà mai stabilire se quelle parole sono state dette per paura, per convenienza o in tutta sincerità: rimane il fatto che di fronte all'incalzare dei giornalisti quell'uomo è stato capace di ripetere più e più volte la parola "perdono", mentre tutto il resto d'Italia chiedeva la pena di morte per i mostri.
L'Italia, strano paese:
dieci giorni fa pronti a gridare, a digiunare, a rivolgere appelli all'ONU contro la pena di morte eseguita nei confronti di un pluriomicida che ha eliminato migliaia di persone.
Oggi in tantissimi altrettanto pronti a sperare e ad auspicare le più atroci sofferenze per i colpevoli.
Giustizia, non vendetta.
Questa entra dalla porta di servizio: sia riguardo l'atteggiamento del signor Carlo, che ha provocato oltre allo stupore anche atteggiamenti di malcelata diffidenza, sia per lo stesso don Mazzi, il quale stamattina durante i suoi interventi ha dovuto più volte tapparsi le orecchie davanti alle risatine mal nascoste dai tecnici audio degli altri ospiti in studio.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli » (Mt 5,3-12).
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
beh ma è una pagina da interpretare bene: d'altronde non dice di non perdonare, ma di considerarlo un peccatore;inoltre e soprattutto, passi fondamentali per il perdono cristiano:
- Mt 5,43-44: "Avete inteso che fu detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori". Stesso concetto in Lc 6,32-35.
- Mt 6,14-15: "Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe".
- Mt 18,35: "Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello."
Stesso concetto ribadito in Mc 11,25.
- Lc 23,34: "Padre perdonali perchè non sanno quello che fanno", mentre lo stanno crocifiggendo.
E dagli Atti degli Apostoli, abbiamo anzitutto S. Stefano, che mentre lo stanno lapidando dice: "Padre, non imputar loro questo peccato." (At 7,60).
E ci sono begli esempi anche nell'Antico Testamento.
Come vedi in termini cristiani il perdono è fondamentale, non importa che ci sia il pentimento dell'altro.
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Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. [I]
[/I][I]Dante, Paradiso XVII, 58-60.[/I]
il perdono (cristiano o no) è perdono : cioè, perdoni una persona, e basta...
quello che fa lei, se è pentita o no, non conta!
o perdoni, o non perdoni, indipendentemente dalla persona-oggetto del Perdono...
Cl.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Da un non esperto in materia.
Se mi vado a confessare in chiesa, per avere l'assoluzione devo essere pentito e chiedere perdono. Quindi mi chiedo: è dovuto il perdono cristiano senza pentimento?
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Sono tornato solo il 13 da un viaggio all'estero e non sapevo della confessione dei due.
Ho letto il 3d e portando la mia esperienza come figlio di albanese,devo dire che in certi ambienti è meglio che stia zitto..dire che mia madre è albanese è stato,a volte,per me,controproducente.
Poi devo spezzare una lancia a favore dei leghisti:ho amici e conoscenti di tutte le fazioni,ma chi non ha pregiudizi nei miei confronti sono proprio gli amici leghisti.
Che ne penso dei due assassini?
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[URL="http://www.capracottameteo.it"]www.capracottameteo.it[/URL]
sono due cose diverse. Quello di cui parli tu è il tuo pentimento. E' ovvio che per perdonarti il Signore desidera che tu sia intimamente conscio del tuo peccato e pentito.
Un altro paio di maniche è perdonare il prossimo, per cui non importa che il prossimo sia pentito, importa che tu perdoni, come da passi delle Scritture citati in questo stesso 3D.
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Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. [I]
[/I][I]Dante, Paradiso XVII, 58-60.[/I]
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