Ecco, direi che non è corretto parlare di educazione e diseducazione intendendola come capacità dei ragazzi di comportarsi adeguatamente.
Piuttosto quello che manca da anni è quello che i miei nonni chiamavano disciplina: questo non significa ritornare alle bacchettate sulle dita, Dio ce ne scampi.
Ma insegnare ai ragazzi che in ogni luogo c'è un determinato modo di comportarsi, che esistono delle regole, che c'è rispetto per la figura dei docenti (nota dolente, perchè il rispetto bisogna guadagnarselo).
Oggi questo non esiste: non esiste nelle classi (non in tutte almeno), così come non esiste nemmeno (per esempio) durante gli allenamenti di calcio/basket/quello che volete.
Avete provato ad assistere agli allenamenti di bambine di 10 anni che giocano a pallavolo?
Una risposta pronta per tutto e per tutti, incapacità di stare in silenzio nemmeno per 2 minuti, incapacità di affrontare la minima fatica fisica come se tutto fosse facile da ottenere.
Basta andare a fare un giro in questi ambienti (specialmente quando sono presenti i genitori) per capire a che punto siamo arrivati.
Stefano Giorgetti
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