Ho aperto le ultime buste in Islanda durante il giro dei rifugi. Erano abbastanza cattive ed eravamo gli unici ad usarle. Noi mettevamo l'acqua a bollire e dentro cacciavamo queste polverine frammiste con roba conglomerata, anzi alcune buste contenevano del materiale composito che ricorda quella roba che tiri fuori dai sacchetti degli aspirapolveri. Invece i nordici nostri occasionali compagni di strada tedeschi, finlandesi, norvegesi, si erano portati dei pacchi di spaghetti e di gnocchi che condivano però con intrugli che producevano odori ben peggiori delle nostre zuppe terribili.