da corriere.it
Industria, produzione +1,9% nel 2006
L'Istat: "Il risultato migliore dal 2000"
Spicca tra i settori quello delle automobili, cresciuto sulla media 2005 del 26,5%
ROMA - La produzione industriale è cresciuta dell'1,9% nell'intero 2006 (indice grezzo a 89,9), il risultato più alto dal 2000. Lo comunica l'Istat, che precisa che lo stesso dato, corretto per giorni lavorativi, corrisponde a un +2,4%. Nel mese di dicembre, la produzione industriale è invece diminuita dello 0,8% tendenziale, secondo l'indice grezzo (+5% invece con la correzione per giorni lavorativi), e cresciuta del 2% congiunturale, secondo l'indice destagionalizzato.
La forte differenza tra dati grezzi e dati 'corretti' è data dal fatto che nel dicembre 2006 i giorni lavorativi sono stati 18, contro i 20 dello stesso mese dell'anno precedente. Quindi, di fatto, la produzione giornaliera è stata maggiore, ma spalmata su un numero inferiore di giorni.
Guardando poi ai vari settori, spicca decisamente la produzione di automobili, che nell'intero 2006 è cresciuta del 26,5%. A dicembre si è però registrato un calo del 22%.
Sempre considerando l'intero 2006, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori degli apparecchi elettrici e di precisione (+7,7%) dei mezzi di trasporto (+7,3%), e delle macchine e apparecchi meccanici (+ 4,2%). Le diminuzioni più ampie hanno riguardato i comparti dell'estrazione di minerali (-3,4%), delle raffinerie di petrolio (-3,2%), e della carta, stampa ed editoria (-1,7%).
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Intanto comincio a dire che non me frega assolutamente niente di chi sono i meriti di questo risultato e sono contento che l'economia italiana ricominci, seppur lentamente, a crescere.
Però una cosa che mi è subito rimbalzata per la testa è questa.
La campagna elettorale dell'anno scorso ha avuto forti momenti di tensione fra i due poli proprio sull'andamento dell'economia nazionale.
La sinistra ha improntato la sua strategia promettendo alla popolazione che i dati economici del 2006 sarebbero stati una catastrofe, che Tremonti ci avrebbe portato nel baratro..Insomma la sensazione che si avvertiva leggendo i giornali di un anno fa sembrava quella di una popolo ridotto alla fame.
Ma non è successo niente di tutto questo, anzi la rotta è andata verso un'altra direzione ma pur di sbarazzarsi di Berlusconi (che non sostengo) si sono inventati balle gigantesche ben sapendo che l'economia stava ricominciando a crescere. E questo è un dato di fatto.
Da quando poi il governo è cambiato il bombardamento mediatico sulla grave crisi economica italiana è svanito magicamente, dal primo giorno che si è insediato Prodi.
E guarda caso il 2006 si è chiuso benissimo economicamente parlando.
PIL migliorato notevolmente (più di quello annunciato dopo la finanziaria 2005), entrate fiscali incrementate, rapporto deficit/pil che chiude poco sotto il 3%, inflazione stabile.
Faccio notare questo: ma se nel 2005 Tremonti avesse fatto una finanziaria così pessima, avremmo avuto dati così confortevoli indipendetemente dal fatto di chi siano i meriti? Io penso di no
Caro Jadin scommetto che mi risponderai sostenendo che l'economia si è messa a funzionare da inizio giugno 2006. E' tre settimane che ascolto economisti di sinistra e di destra, di centro del nord e del sud. Il giudizio è abbastanza unanime: la finanziaria del 2005 non è stata così malvagia come si è voluto far credere e se non fosse stato così avremmo avuto un'annata pessima.
Alla luce di questi i dati chiedo (senza polemica): era così necessario fare una finanziaria da 42 miliardi?
grazie
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Concordo.Intanto comincio a dire che non me frega assolutamente niente di chi sono i meriti di questo risultato e sono contento che l'economia italiana ricominci, seppur lentamente, a crescere.
Le campagne elettorali forzano sempre i toni, ma , come sai, non concordoPerò una cosa che mi è subito rimbalzata per la testa è questa.
La campagna elettorale dell'anno scorso ha avuto forti momenti di tensione fra i due poli proprio sull'andamento dell'economia nazionale.
La sinistra ha improntato la sua strategia promettendo alla popolazione che i dati economici del 2006 sarebbero stati una catastrofe, che Tremonti ci avrebbe portato nel baratro..Insomma la sensazione che si avvertiva leggendo i giornali di un anno fa sembrava quella di una popolo ridotto alla fame.
Ma non è successo niente di tutto questo, anzi la rotta è andata verso un'altra direzione ma pur di sbarazzarsi di Berlusconi (che non sostengo) si sono inventati balle gigantesche ben sapendo che l'economia stava ricominciando a crescere. E questo è un dato di fatto.
molto su queste tesi.
il PIL migliora..... ma la situazione dei conti NON stava bene... e nonPIL migliorato notevolmente (più di quello annunciato dopo la finanziaria 2005), entrate fiscali incrementate, rapporto deficit/pil che chiude poco sotto il 3%, inflazione stabile.
Faccio notare questo: ma se nel 2005 Tremonti avesse fatto una finanziaria così pessima, avremmo avuto dati così confortevoli indipendetemente dal fatto di chi siano i meriti? Io penso di no
credo che fossero solo le solite fonti di Sinistra , a dirlo...
Ecco, questa è una buona domanda, eobiettivamente non so se eraAlla luce di questi i dati chiedo (senza polemica): era così necessario fare una finanziaria da 42 miliardi?
grazie
possibile DAVVERO evitare sto mucchio di Tasse...
Cl.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
crescere, crescere, crescere...
non si può crescere all'infinito...![]()
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Indipendentemente, come hai premesso, dei meriti sul 2006 c'è da dire che la politica economica (intensa anche dal punto di vista meramente finanziario) è stato proprio il fallimento più grande della precedente legislatura; e questo indipendentemente dalle promesse elettorali.
Beh allora da questo punto di vista è cambiato poco; anzi proprio nulla visto che adesso pare sarà ridotto alla fame dalla finanziaria 2007.![]()
Non confondiamo il passato e il presente e concetti distinti.
La campagna elettorale è finita a inizio 2006.
E a inizio 2006 il dato di fatto era che negli ultimi 3 anni per ben 2 volte si era chiuso l'anno a crescita 0; e non mi sembra certo un indicatore di economia in salute.
Se poi a questo andiamo ad aggiungere la finanza pubblica ...
Che poi in campagna elettorale si esaltino i lati negativi dell'avversario non mi pare certo cosa nuova.
Salvo il fatto che le tasse, le tasse, le tasse, piangono i ricchi e anche i poveri, in questo sì Prodi ha unito l'Italia .... beh sì, è finito.
Il fatto che una crescita dell'1.9% del PIL (che sarà comunque certamente più bassa del deficit; vedremo a dati definitivi di quanto) venga fatto corrispondere ad "un anno chiuso benissimo" è indicativo del fatto che tanto balle quelle raccontate in campagna elettorale poi non erano ...
Intendevi 2006 suppongo; e aumentato nonostante i danni preventivi della finanziaria 2007.
Sotto il 3%? Addirittura? E questa stima da dove proviene?
"Indipendentemente da chi siano i meriti" eppure tu li attribuisci già e in modo neppure tanto sottinteso.
Beh, dirò la mia: se i meriti dei risultati del 2006 (che sono tutto tranne esaltanti, ci tengo a ridirlo) fossero tutti e soli di Tremonti sarebbe una ragione in più per averlo mandato a casa (e nemmeno con tutti i calci meritati) visto che ci avrebbe messo appena 4 anni per tirar fuori una finanziaria appena decente ..........
E di quanto bisognava farla?
Della quantità appena sufficiente per rientrare nei parametri di Maastricht e poi galleggiare con conti pubblici al limite fino al prossimo rallentamento economico del comparto (quando inevitabilmente la situazione sarebbe nuovamente precipitata)?
Oppure era il caso di tentare di imprimere una sterzata all'intero sistema nel momento in cui per la prima volta da 4 anni si mette la testa appena sopra la linea di galleggiamento?
Sì; era necessario.
A margine: io ero rimasto a 33.4 miliardi del giorno del varo; gli aggiustamenti vari l'hanno addirittura portata a 42?
Poi magari la finanziaria non otterrà alcuno degli obiettivi prefissati e allora sì sarà il momento di bastonarla.
Oppure si potrà dire che magari si poteva fare "di più" in certe aree e "di meno" in altre; ma la risposta non cambia: era necessaria; e se il momento economico complessivo si è rivelato migliore del previsto allora era necessaria 2 volte.
Quello che conta davvero è che i sacrifici imposti dalla finanziaria siano effettivamente ripagati in futuro.
Questa per ora è solo una speranza.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
PIL o produzione industriale?
Trattasi proprio del PIL:
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 feb - "E' stata una
bella sorpresa" - dice Marco Valli di Ubm, secondo cui il
dato molto forte di oggi, unito alle revisioni dei dati di
novembre, autorizza ad una revisione al rialzo delle stime
del Pil. "La crescita del quarto trimestre sara' superiore
allo 0,3% stimato. E' possibile che lo scarto positivo
arrivi anche a 4 decimi, facendo salire la media annuale per
il 2006 fino all'1,9 per cento". La crescita molto sostenuta
registrata nel trimestre, aggiunge, testimonia la buona
salute del settore manifatturiero e anche l'export e la
domanda interna hanno fatto meglio delle previsioni. Sulla
scorta di questi dati, Valli prevede un "buon effetto di
trascinamento sul Pil 2007", che potrebbe arrivare anche
all'1,4-1,5 per cento, almeno un decimo in piu' rispetto
alle precedenti stime.
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E' il netto balzo in avanto della Produzione Industriale che ha fatto aumentare le stime sul PIL finale del 2006:
Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 feb - Una crescita
"sorprendente" e "decisamente superiore alle attese": e'
questo il commento degli economisti interpellati da Il Sole
24 Ore Radiocor sul dato diffuso oggi dall'Istat sulla
produzione industriale. Con il balzo in avanti
dell'industria, in molti ipotizzano una revisione al rialzo
delle stime sul Pil. Nel quarto trimestre si azzarda un
+0,7% congiunturale. Per il 2006 si accredita una crescita
media dell'1,8-l'1,9 per cento.
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