
Originariamente Scritto da
Jadan
Malaparte racconta degli effetti di un bombardamento alleato al fosforo su Amburgo nel 1943. Il fosforo si attaccava alla pelle come una lebbra - scrive Malaparte - e, come tutti sanno, al contatto con l'aria prendeva fuoco. I malcapitati colpiti dal fosforo, quindi, al solo stare all'aria si ricoprivano di ustioni tra mille sofferenze.
Coloro che non morirono subito cercarono scampo, chi buttandosi nel fiume, chi facensdosi seppellire sottoterra nelle trincee di difesa della cittÃ*. Ma, nel fiume o in terra, per quanto vi restassero, appena mettevano il naso fuori e si riesponevano all'aria ricominciava il supplizio.
L'Elba si trasformò in una cittÃ* di Dite, racconta Malaparte, con quei poveri dannati a bagno e i parenti sopravvissuti che si affolavano intorno cercando di portar loro conforto, viveri.
Una settimana durò questo strazio finché una notte i parenti furono allontanati dalle SS. I congiunti videro poi arrivare colonne di camion che si affollarono sulle rive del fiume o in quelle trincee. Da lontano, poi, nel corso della notte echeggiarono i primi colpi di pistola.
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