E comunque Manzoni è una capra...

[C.R.]

Non trovo altresì formante lo studio dei generi fantascientifici.

Invece si.

Grazie a loro, ho sempre avutto a scuola la media del "9" in Italiano; e ho
mantenuto l'amore vivo per la lettura...

fosse dipeso solo da Dante, Manzoni, Verga et Similia scolastici, sarei il tipico ganzo che
parla solo di calcio e ha la proprietÃ* di linguaggio da terza elementare...

W Asimov M Dante!

cl.

[Thomyorke]

Vorrei dire una cosa che spero faccia riflettere:in genere fra letterati e studiosi di discipline scientifiche non scorre buon sangue "accademico".
Ciò può essere fisiologicamente determinato dal rispettivo amore per la propria disciplina che viene presa a modello di interpretazione della realtÃ*.
Giustissimo: guai sciogliere i propri studi dall'orizzonte attuale in cui si vive, altrimenti si studierebbe per il puro gusto dello studiare, il che è ridicolo in un mondo che esige azione e passione vitale.
Una cosa però è da tenere in considerazione: il proprio punto di vista è il canone del proprio modo di vedere le cose e dunque se si vogliono avere relazioni con le persone, con "l'altro da sè", deve essere un punto di vista aperto a fondersi con nuove prospettive e dunque aperto a modificarsi.
Io invidio il sapere tecnico degli ingegneri e rispetto moltissimo i loro studi: allo stesso modo spero che gli amici ingegneri sappiano rendersi conto dell'importanza della cultura umanistica, meno visibile in termini di effetti concreti sul mondo ma altrettanto "efficace" in termini di responsabilizzazione e presa di coscienza umana.

[C.R.]

spero che gli amici ingegneri sappiano rendersi conto dell'importanza della cultura umanistica,

VANA Speranza.

cl.

[Lucas]

mah claudio, non generalizziamo, io ho un amico che sa quasi a memoria l'inferno ed il calcio, ganzismo ecc ecc, non sa nemmeno cosa sono.
Anzi è un quasi genio, io credo grazie anche allo studio della divina. Poi se piace anche asimov ben venga. Come chi dice che chi ascolta la musica-disco è un truzzo, non sempre questo è vero, io ascolto un pò di tutto, anche la disco a volte ma non sono un truzzo, sicchè ascolto anche hip hop, r&b, pop, clasica ecc ecc.

[NoSync]

Vorrei dire una cosa che spero faccia riflettere:in genere fra letterati e studiosi di discipline scientifiche non scorre buon sangue "accademico".
Ciò può essere fisiologicamente determinato dal rispettivo amore per la propria disciplina che viene presa a modello di interpretazione della realtÃ*.
Giustissimo: guai sciogliere i propri studi dall'orizzonte attuale in cui si vive, altrimenti si studierebbe per il puro gusto dello studiare, il che è ridicolo in un mondo che esige azione e passione vitale.
Una cosa però è da tenere in considerazione: il proprio punto di vista è il canone del proprio modo di vedere le cose e dunque se si vogliono avere relazioni con le persone, con "l'altro da sè", deve essere un punto di vista aperto a fondersi con nuove prospettive e dunque aperto a modificarsi.
Io invidio il sapere tecnico degli ingegneri e rispetto moltissimo i loro studi: allo stesso modo spero che gli amici ingegneri sappiano rendersi conto dell'importanza della cultura umanistica, meno visibile in termini di effetti concreti sul mondo ma altrettanto "efficace" in termini di responsabilizzazione e presa di coscienza umana.

Però c'è cultura umanistica e cultura umanistica. Io trovo molto più formante la lettura di Pirandello che di Dante

[inocs]

Fra truzzi,ganzi e ingegneri mi sto perdendo un po'

[Lucas]

Però c'è cultura umanistica e cultura umanistica. Io trovo molto più formante la lettura di Pirandello che di Dante

Credo tu stia parlando di due cose diverse, tra Dante Pirandello.
Dante, in più , sviluppa la logica e la storia.

[NoSync]

Credo tu stia parlando di due cose diverse, tra Dante Pirandello.
Dante, in più , sviluppa la logica e la storia.

La logica... in cosa?

[Jadan]

fosse dipeso solo da Dante, Manzoni, Verga et Similia scolastici, sarei il tipico ganzo che

C'è un piccolo particolare: Dante, Manzoni (che non amo) e Verga (non sarei così drastico, Giò) scrivevano in italiano. La vera tragedia è che oggi nessuno legge in italiano: il 90% di ciò che leggiamo è traduzione (a volte malfatta) in italiano moderno. Anche leggere Dickens (tradotto) è leggere in italiano, italiano per di più moderno.

Fate una piccola prova: prendete un qualunque romanziere nostro dell'ottocento. Un Fogazzaro, per esempio. E fate mente locale a quante parole, espressioni, modi di dire non capite. Non è che siete ignoranti: è che la nostra lingua s'è persa (e il piccolo giochino che ho fatto con Word è lì a testimoniarlo).

Dopodiché non ho nulla contro la fantascienza, di cui sono un buon lettore da almeno 30 anni (Asimov però non è mai stato il mio preferito). Non capisco perché contrapporla a Dante. Sono universi diversi, spesso paralleli: la letteratura distensiva, rilassante, a volte di notevole qualitÃ* (non quella di Asimov), di genere, comunque, e l'arte. Che è un'altra cosa, tocca corde differenti. E, tra l'altro, si fa rileggere e ogni volta rende nuovi punti di vista, data la sua complessitÃ* di partenza.

[C.R.]

Non capisco perché contrapporla a Dante. .

Si scherzava.... è ridicolo ogni confronto e ogni paragone...troppo diversi i
Termini...



Claudio.